1. 600 frustate 7 bis


    Data: 20/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    600 frustate
    
    7.
    
    Avevo scritto il settimo e ultimo capitolo di questa saga in maniera sintetica per paura di diventare ripetitivo.
    
    Poi però mi hanno scritto parecchi lettori per chiedermi di scendere nei dettagli anche nell’ultimo capitolo, precisando cosa avrebbero gradito leggere.
    
    Quindi l’ho rifatto, sicché i capitoli sono diventati due: questo è il 7° bis e a seguire esce l’ottavo.
    
    Ricordo che non c’è nulla da vergognarsi nel provare piacere a leggere racconti come questi: è nella natura umana sia sognare di essere vittime che carnefici.
    
    Ovviamente il sadomaso è legittimo solo quando è gradito da entrambe le parti, se avviene tra maggiorenni e con la testa sulle spalle.
    
    Ma la cosa migliore è godersi il sadomaso leggendolo comodamente a casa: il sadomaso ludico è molto meno violento di quello reale.
    
    Buona lettura.
    
    Tornati a Roma, ci lasciammo dopo esserci promessi di incontrarci almeno una volta all’anno per socializzare in memoria di quella incredibile avventura.
    
    Il giornale di Federica ha sede nella capitale, il mio a Milano e mi imbarcai per Linate. La signora che aveva scontato la pena si imbarcò in un volo per Venezia, dove sarebbero venuti a prenderla i suoi.
    
    Io e Federica scrivemmo una storia a puntate sulla vicenda, calcando la mano sui successi dei due giornali, che erano riusciti là dove la diplomazia non aveva ottenuto risultati.
    
    Ovviamente non si fece cenno alle ragioni tecniche della riduzione di pena, versando invece fiumi ...
    ... di inchiostro sullo stato di degrado in cui vengono tenute le donne nei paesi musulmani. La dipendenza a un uomo, il divieto di guidare un’auto o di andare allo stadio… tutti argomenti che attirarono 10.000 lettori in più al giorno per una settimana.
    
    Federica però calcò la mano su aspetti che io non avevo voluto toccare, come il trattamento disumano delle adolescenti, e in più aveva pubblicato delle foto censurate di un supplizio alla frusta che aveva scattato di nascosto.
    
    Il direttore del mio giornale mi aveva chiesto perché io non avessi fatto foto e io gli avevo risposto che avevo addirittura un filmato, ma che non avrei neanche mai mostrato a nessuno.
    
    - È giusto, – aveva convenuto. – Mi spiace che la tua collega non si sia posta problemi del genere.
    
    - Ha voluto calcare la mano sul disagio femminile, – dissi a sua difesa.
    
    - Le foto che ha pubblicato ottengono solo un insano piacere malvagio, anche se censurate.
    
    Discorso chiuso.
    
    - Te la sentiresti di andare a Gibuti? – Mi domandò poi.
    
    - A far che?
    
    - L’Italia ha mandato a Gibuti un distaccamento di parà e vorrei che tu andassi a verificare le condizioni in cui vivono e le condizioni in cui lavorano.
    
    - E quando?
    
    - Domani.
    
    - Ostia non perdi tempo…!
    
    - Ti prendo il biglietto?
    
    - OK, va bene.
    
    Arrivato nel mio ufficio, squillò il mio cellulare.
    
    - Accetta l’addebito della chiamata? – Domandò una signorina della compagnia telefonica.
    
    - Come? – Risposi, preso alla sprovvista. – Ehm sì, ...
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