1. Il Generale


    Data: 19/06/2019, Categorie: Etero Autore: Semiramis, Fonte: EroticiRacconti

    Cena, cena meravigliosa. Una delle mie migliori performance culinarie, tutto pronto!
    
    Perdonatemi ma vado di fretta perché mi brucia la fica. No, che avete capito!? Mica ho mangiato piccante...
    
    È che stasera viene il Generale a casa, lui ha lavorato e merita di essere ripagato. È una persona a modo il Generale.
    
    Pulito, sbarbato, capello corto. Un po' sbruffoncello, tutti devono credere ai sacrifici che ha fatto per diventare generale. Tutti gli credono e gli credono fermamente, manco fosse un Vangelo in carne, specie quelli che guardavano la madre nella stalla col colonnello. Sì, perché la madre del Generale era una contadina, il figlio un alto militare.
    
    La madre una gran donna, il padre un grande uomo. Aveva resistito anni ed anni prona, con i seni pendenti e punzecchiati dalla paglia, mentre il Colonnello la chiavava.
    
    Donna bellissima! La più bella donna di Ciaulà. Una massaia doc di quei tempi col fisico d'una delle migliori milf moderne. Ma quali milf, che sono le milf oggi? La mamma del Generale mungeva le capre e la sera mungeva il cazzo al Colonnello. E chiudete queste bocche sacrileghe, che Dio vi fulmini! Vi pare che un nobile Colonnello veniva a Ciaulà, minuto paesino montanaro, solo per una scopata? No, in effetti la massaia gli cucinava e il marito di lei lo ospitava a buttarsi tra i formaggi e tra le labbra gonfie della moglie giù nelle sottane. Dopo cena portava via l'allora futuro Generale, gli insegnava a fumare il Brenta, lasciava la moglie a ...
    ... montare.
    
    -Eh, figlio mio, per diventare generale farai sacrifici!-
    
    Gli diceva, con tono saggio, il tono d'uno che sta per far uscire il figlio dalla melma delle stalle per farlo impantanare nella melma dorata della città. Si lisciava il baffo inzuppato di vino fresco e senza solfiti e sopprimeva gli spasmi della moglie nella sua testa, li chiudeva nella scatola più bassa del suo cervello, fuggiva dal sacrificio in penitenza.
    
    -È per il bene suo, lo sai, sono una moglie fedele!--
    
    Però è anche vero che ad averci quel cazzo in fica, o meglio il cazzo più ricco degli emigrati da Ciaulà gliela faceva sentire guainata d'ora la fregna. Si faceva scopare sempre nelle stalle, lì il Colonnello dava il meglio. Era diretto, spuntava la divisa, rigorosamente indossata ogni giorno, e le buttava il cazzo sotto la veste. Le stringeva le poppe e la sbatteva, le leccava la nuca come cane da monta.
    
    -Buona che sei, Maria!- e seguitava a guaire.
    
    I bambinetti, sotto il monopolio di Fosco e Gigi pagavano quasi 20 lire a testa per salire sulle panche e sentire appena.
    
    Io allora conoscevo solo quelle storie.
    
    Il Generale fu stuprato dalla città come me, ci siamo conosciuti lì. Forse lì aveva smesso di credere ai sacrifici fatti da lui, iniziava a valutare quelli del padre. Fumava il Brenta per questo, il cazzo del padre ammainato dal potere dell'uomo raccomandato. Ma ora veniamo a noi, al sozzo...
    
    Dunque il mio Generale a cena, gli ho fatto davvero una cenetta, via i formaggi ...
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