1. Era de maggio-capitolo 3


    Data: 12/06/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Scrittore_per_caso, Fonte: EroticiRacconti

    Giunto il nuovo anno, la chat tra D e C aveva preso sempre più piede nelle vite dei due ragazzi. Vuoi per un volersi sentire meno soli, vuoi per un voler conoscersi meglio, decisero di scambiarsi i numeri per potersi vedere anche in foto e potersi anche chiamare.
    
    D era euforico per il superamento del suo primo esame universitario e sicuramente la prima persona alla quale lo comunicò fu C. Lei si mostrava felice eppure per D qualcosa non convinceva.
    
    Ultimamente la sentiva un pò distante, da quando avevano scambiato i numeri aveva sempre cercato di rispondere lentamente, un pò per le verifiche scolastiche, un pò per le varie vicissitudini che si erano raccontati.
    
    D pensava alla ragazza che era in difficoltà in quel periodo e per lui, farle compagnia, era un gesto gentile. Si sentivano spesso di pomeriggio, prima di rimettersi a studiare o a rifare la camera.
    
    La cosa che sicuramente non si aspettava D era che quel pomeriggio, tutto avrebbe preso una piega differente.
    
    D chiedeva spesso per primo come stava C per messaggio, quella volta si era dimenticato, forse perché era sottinteso per lui che ricevesse una sua risposta. Ricevette questo messaggio:
    
    "oggi non sto tanto bene, scusa se ti scrivo solo ora."
    
    D provando a parlare con lei, riusciva ad abbattere questa barriera della distanza. Aveva scoperto che distava oltre 600 Km da lei, eppure quando la faceva sorridere, sembrava che lei fosse di fianco a lui, col suo sorriso raggiante e nuove energie in ...
    ... corpo.
    
    Quel giorno, venendo a sapere che un certo E era stato a farla sentire giù, si fece raccontare un pò la storia di come si erano conosciuti.
    
    C non digeriva il fatto di vedere le foto e i video che pubblicava sui vari social con la sua nuova fidanzata, e nello scrivere si comprendeva quanto avesse pianto in silenzio.
    
    D provando con una delle sue poesie a calmarla, riuscì nell'effetto di alleviarle il dolore.
    
    "Ad una ragazza che ama le parole,
    
    sono le parole stesse che possono ferirla
    
    o possono aiutarla.
    
    Tutto al di là di uno schermo poi,
    
    perde senso se non vi sono i fatti veri..."
    
    Questi versi vengono citati per capire quanto in profondità quelle parole raccogliessero il vero problema di quella persona, che D aveva preso lentamente a cuore.
    
    Nei primi giorni dell'anno, per aiutarla a superare queste difficoltà, le propose di giocare in chat all'impiccato, quello che si usava fare alle elementari alla lavagna, per imparare le parole e il loro significato prima di formare l'omino per intero. Ma qui la cosa che andava formandosi era un legame che rese partecipe D.
    
    Una ragazza non aveva mai fatto questo tipo di effetto, sicuramente era sempre stato restio ad avere una relazione... eppure qualche breve cotta passeggera del liceo, gli insegnava a doversi fidare di quella persona. Provare fino in fondo a capire che cosa si desidera. Forse erano pensieri troppo grandi anche per lui, che cercava di aiutare quella ragazza alle prese con le prime delusioni ...
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