1. DA SIGNORA MATURA INSOSPETTABILE A TROIA SOTTOMESSA (12)


    Data: 12/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: signoraelisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... galante, mi fissava, spece se in costume, facendo cader l’occhio spesso sul mio decoltè e, lo sorpresi più volte, anche sul mio fondoschiena, con la lei che mi lanciava occhiate assassine, e commenti acidi a lui; effettivamente, anche perchè avevo voglia di una bella chiavata, ormai Mario e C. mi avevano abituata male ( o bene, dipende dai punti di vista) e mi sentivo un pò in astinenza di cazzo, più di una volta, specialmente nella seconda metà della vacanza, mi passò per la mente di trovar il modo di farmi dare da quel tizio una bella sbattuta, poi, ragionando sul rischio che l’arpia se ne accorgesse e facesse un bailame che avrebbe coinvolto mio marito sputtanandomi ai suoi occhi, facendo scoprire al cornuto la mia natura troiesca, feci prevalere il buonsenso e lasciai perdere, relegando lo sfogo delle mie voglie represse al dito medio, pur restando piacevolmente appagata di notare come riuscissi ad interessare un uomo anche solo con il linguaggio del corpo.
    
    Rientrati a casa il lunedì lui prese il volo per l’est europeo ed io nel pomeriggio ero già tra le braccia di Mario. Nuda mi attaccavo a lui come un assetato ad una sorgente, mi inginocchiai tra le gambe e lo leccai da le cosce, le pieghe dell’inguine, i bei coglioni pelosi, finii nel solco delle chiappe e con decisione gliele aprii e con la lingua gli esplorai il buco del culo, il più a fondo che potei, poi lentamente, lasciando una scia di saliva come la bava di una lumaca, tornai pian piano al cazzo sù fino ad ...
    ... imboccare la cappella, la leccai tutta, la mordicchiai con delicatezza, feci ruotare a lungo la lingua su la corolla sotto la cappella, dove si annidiavano i sapori di maschio più forti, mi sentii fare dei risucchi osceni, poi spalancai la bocca e cecai di ingoiarla, facendomi entrare in gola il più possibile di quel cazzo maestoso, fino a sentirmi soffocare, ma anche allora, nonostante tutto, lottai contro i conati e non mi tirai indietro, finchè Mario, mi sollevo, sorrise guardandomi ne gli occhi, poi mi sollevo impalandomi il cazzo nella figa lì in piedi sollevandomi da terra, mettendomi, mentre mi teneva sollevata per le natiche, un dito dentro il culo!
    
    In quel momento con un “hhhaaaarrrrrrgggghhhh” come un animale selvaggio esplosi ne mio primo orgasmo della serata, rimasi con le braccia attorno al suo collo, ansimante, mentre lui, sempre senza depormi a terra, sollevava le mie natiche, faceva uscire il cazzo della figa e lo faceva combaciare con la rosa del mio sfintere, allentò leggermente la presa che mi sosteneva puntando contemoraneamente in alto il cazzo, che senza problemi, si infilò nel culo, superando l’anello rettale senza sforzo.
    
    “hai sempre un culo aperto ed accogliente, l’astinenza in vacanza non ha influito, he he he, ormai sei nel club delle culo rotte!”
    
    Mi inculò a lungo, cambiando spesso posizione, per mettermi, per ultima, in ginocchio su una poltrona, piegata su la spalliera de la stessa, anche il ritmo cambiava spesso, da colpi lenti decisi e ...