1. Torta alla crema


    Data: 11/06/2019, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Autore: aliasir, Fonte: RaccontiMilu

    Mi piace guardare mia moglie con altri uomini.
    
    Mi piace vederli rapaci approfittare di lei, cedevole, disponibile.
    
    Mi piace vederla passare da una maliziosa signorilità allo stato di vacca, lo sguardo torbido, le labbra gonfie.
    
    Mi piace sentire l’odore di sesso permeare la stanza, l’odore acre del sudore e quello dolciastro dello sperma, l’afrore della fica.
    
    Lei si lascia fare, si gode il maschio arrapato, soggiace ai desideri di quello, sempre più audaci.
    
    Mi guarda e con gli occhi mi dice: “vedi cosa mi sta facendo? è un porco, sta facendo quello che vuole… e tu lo lasci fare? sei un porco anche te… mi vuoi vedere troia, usata come una puttana da strada, di quelle da quattro soldi che fanno tutto con dei porci schifosi dal cazzo duro e le palle piene di sborra… e allora guardami… sono come tu mi vuoi… per te…”
    
    E io mi eccito all’inverosimile. Assorbo ogni dettaglio che mi farà compagnia nel ricordo per mesi, per anni.
    
    Rivedo le immagini del cazzo rosso, paonazzo, di Rudi, il cameriere dell’hotel in Croazia, le mani che la tengono per i capelli, e i getti potenti di sborra che la colpiscono sul viso, disegnando un denso altorilievo cremoso, che poi lui spinge con la cappella nella sua bocca, e lei golosa ingoia.
    
    Sento i suoi guaiti mentre uno di cui non ricordo il nome la incula potentemente, tenendola per i fianchi, piegata, appoggiata sulla sponda del divano, senza ritegno e con violenza, avendo capito di avere a che fare con una cagna con cui ...
    ... poteva permettersi di tutto. E infatti le riempì il culo.
    
    E molti, molti altri. Carlo che si faceva leccare il culo prima di sborrarle in gola, godendo nel sentirla ingoiare rumorosamente, con difficoltà. Antonio che schizzava tanto e lontanissimo: tirava fuori il cazzo dalla fica e da lì riusciva a riempirle la faccia, il seno, il ventre.
    
    Ora c’è Gabi. Un senegalese dal cazzo potente. Nero come l’ebano.
    
    Ama poco i preliminari Gabi. Se lo tira fuori con un sorriso sornione e lo sbatte su e giù aspettando che lei si chini e glielo prenda in mano.
    
    Lei se lo lecca tutto, dalle palle alla cappella. Il bastone è lucido, lei lo insaliva e fa scorrere la mano, solleticando con la lingua il glande.
    
    Lui quando ce l’ha duro la fa girare e le alza la gonna, le infila prima un dito poi due, scostando il perizoma, evidentemente la sente sufficientemente bagnata, perché si pone dietro di lei, i pantaloni calati alle caviglie e glielo infila.
    
    Lei urla e cerca di divincolarsi, ma il volto di lui è una maschera di pietra. La tiene stretta e penetra fino in fondo. Si assesta in lei con un grugnito di soddisfazione. Poi si ritrae e riaffonda.
    
    Ad ogni colpo lei ha il fiato mozzo.
    
    Lui si toglie le scarpe e i pantaloni, continuando a chiavarla. Aumenta il ritmo, lei geme. Poi senza dire nulla, con un solo gemito profondo lo vedo irrigidirsi, i muscoli delle cosce contrarsi e capisco che le sta riempiendo la fica.
    
    Gabi se ne frega, che lei prenda la pillola o meno. Potrebbe ...
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