1. L'annuncio alla stazione...


    Data: 06/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Chimeloda, Fonte: Annunci69

    ... invece di cambiarmi la maglietta, tolsi dallo zaino la fruit verde e mi avvicinai facendola vedere, mi sedetti vicino e gli dissi: “Sono io che ho scritto l’annuncio vederti mi ha talmente eccitato che non ho voluto perdere tempo a cambiarmi”. Lui con calma chiuse il giornale mi guardo e mi disse che per lui era la prima volta con un uomo ma era curioso di provare. La cosa mi eccitò ancora di più e non riuscii a frenare la mia mano che andò a carezzargli la patta. Lui mi fermò e mi disse: “Aspetta non voglio che nessuno ci veda se hai dove andare andiamo io sono un para’ e dormo in caserma.” Io gli dissi di seguirmi che avevo una stanza in una casa di studenti che era vuota ed ero lì per una decina di giorni. Lungo il tragitto eravamo imbarazzatissimi quasi non parlammo e le poche cose che ci dicemmo erano di circostanza: età, cosa facevamo lì, da dove provenissimo. Che era un parà già lo sapevo le altre cose che scoprii è che aveva un anno e qualche mese più di me che era calabrese ma la mamma era tedesca e che il padre era tornato in Italia dopo aver lavorato dieci anni in Germania. Ma poco mi interessava. Una volta a casa la timidezza in parte svanì, eravamo entrambi decisi ma inesperti, io ero già stato con un uomo ma aveva fatto tutto lui, il biondino mi confesso che un paio di volte si era vicendevolmente toccato con un cugino tedesco ma non erano mai andati oltre. Io presi l’iniziativa e infilai la mia mano nei suoi pantaloni a cercargli il cazzo, lui si slaccio i ...
    ... pantaloni per facilitare la cosa e prese ad accarezzarmi il culo, sentivo nelle mani quel cazzo e morivo dalla voglia di vederlo e le sue mani sul culo mi eccitavano da matti. Era eccitato anche lui ed il cazzo sembrava esplodergli negli slip, ci spogliammo in fretta e dopo pochi secondi eravamo nudi uno di fronte all’altro. Il suo cazzo era bello un po’ più lungo del mio e grosso uguale, quello dell’autista era più tozzo e corto. Gli dissi di stendersi sul letto. Lui si stese e io mi chinai a prenderlo in bocca, presi fra le labbra la cappella, poi la lascia la leccai un po’, scesi a leccargli le palle ne presi una in bocca, la lascia e tornai sul cazzo dopo un paio di colpi di pochi centimetri affondai più che potei, mi fermai qualche secondo e risalii fino alla cappella che accarezzavo con la lingua. Dai mugolii del Parà devo avere un dono naturale nel fare pompini. Mi eccitava sentire i suoi mugolii di godimento sentire quel lungo cazzo fino in gola, avrei continuato per ore a ciucciarglielo ma ero talmente infoiato che me lo tolsi di bocca e lo implorai di mettermelo nel culo. Non fu semplice, era inesperto e si vedeva . Io mi misi sulla sponda del letto con il buco esposto lui venne dietro e punto il cazzo, premeva per entrare ma non riusciva a farlo era eccitato e spingeva ma il mio culo opponeva resistenza. Io gli dissi di sputare sul buco di massaggiarlo con le dita, lui esegui e ci riprovò. Andò meglio sentii il mio buco umido e rilassato dopo i massaggi, lui punto il ...