1. Non avrei voluto,ma è successo


    Data: 17/09/2017, Categorie: Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... dormivi,sapevo non ti avrebbe dato fastidio.
    
    Che porco.
    
    Diede pochi altri colpi disse: vengo,è bellissimo.
    
    Usci’ da me. Mi face girare ,mi diede un bacio imponendomi la sua lingua,dicendomi :sei una splendida moglie,adesso mi sono rilassato e poso dormire.
    
    Si girò e si mise a dormire, lasciandomi sveglia.
    
    Con la mano mi toccavo la passerina, sentivo il suo sperma che scivolava lunga la coscia. Cercai di pulirmi ed andai in bagno, mi sciacquai bene nella speranza, sciocca, potesse servire ad abbassare il rischio di fertilita’.
    
    Era la terza volta in poche ore che mi inietteva il suo sperma;sapevo per esperienza che non era il periodo più idoneo, ma non ero tranquilla.
    
    Feci fatica a riaddormentarmi; non era mio quello che stava avvenendo.
    
    Io a letto con un uomo che non era mio marito
    
    Sono sempre stata (salvo quella piccolissima passata parentesi) una moglie fedele,una mamma giudiziosa e volonterosa ed adesso ero diventata una’
    
    I pensieri più strani mi affollavano la mente:qual è la differenza tra una puttana e una troia?Forse che le puttane si pagano ed invece le troie lo fanno anche gratis perche’ piace..?
    
    Mi addormentai .
    
    Arrivo’ la mattina e ci alzammo
    
    Era tardi, e corsi in bagno a prepararmi quando lui entrò nudo.
    
    Disse: che bel modo di cominciare la giornata e che bella vista.
    
    Si avvicino ,mi diede un bacio a labbra aperte e mi disse bacia il tuo idolo e mi mise una mano sulla spalla per farmi chinare la testa
    
    Era inutile ...
    ... obiettare. Era lungo e moscio.
    
    Mi chinai lo presi in bocca e succhiai. Divenne rigido velocemente. Pensavo di completare la mia opera in fretta,ma Dario mi interruppe: basta cosi’,dopo.
    
    Non capii,ma mi alzai e completai la mia toilette.
    
    Mi recai in camera da letto per vestirmi,lui era gia’ pronto.
    
    Come d’abitudine mi stavo vestendo nel classico modo che piaceva a me e penso agli altri.
    
    Avevo gia’ preparato la gonna a pieghe e camicetta,eventuale spolverino,scarpe con un minimo di tacco.
    
    Disse: mi piace come ti vesti .Per tutti sei una inarrivabile ,bellissima elegante signora e mamma.
    
    Se sapessero quanto sei troia a letto’
    
    Feci per mettere le mutandine,ma me le tolse di mano. Disse da oggi non le metti più. Ti voglio ‘sentire’ sempre pronta e disponile a scopare e la gonna che indossi è l’ideale.
    
    Dovevo fare quello che voleva.
    
    Disse: ti accompagno in ufficio in auto visto che devo passare da li.
    
    Già che ci siamo potrai completare quello che non hai finito prima.
    
    Non capivo,ma capii.
    
    In auto appena partimmo mi disse:tirami fuori l’uccello e finisci il pompino cominciato prima.
    
    Dissi:ma possono vedermi.
    
    Non preoccuparti, se stai ben giù con la testa dalle altre auto non sarai visibile e se incontriamo qualche camion sarà un attimo.
    
    C’era poco da dire,solo da fare.
    
    Gli sbottonai i pantaloni e gli abbassai gli slip. Il suo uccello era carico come una molla e una volta libero da costrizioni si erse completamente.
    
    Prima cominciavo ...