1. La mia prima volta con un ragazzo


    Data: 01/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: anzianottograsso, Fonte: Annunci69

    Premetto che nei rapporti con l'altro sesso sono sempre stato molto timido, e fino a 46 anni (quando ho conosciuto mia moglie) ho sempre vissuto grandi amori platonici mai dichiarati alla lei di turno per timore di un rifiuto. Poi ho conosciuto lei, di un anno più grande, e se non fosse stata lei a prendere l'iniziativa sarei ancora single.
    
    Fino a 30 anni sono stato rigorosamente etero, follemente innamorato di alcune mie coetanee che neanche se ne accorgevano, tanto ero timido. Soddisfacevo all'epoca il fisiologico bisogno di sesso masturbandomi oppure andando con prostitute. Per l'omosessualità avevo però sempre avuto una certa curiosità mai soddisfatta.
    
    Poi un banalissimo incidente stradale mi ha costretto in casa per tre mesi di fila, tre mesi durante i quali non avevo neanche voglia di masturbarmi. Quando tolsero il gesso e mi dichiararono guarito volli festeggiare uscendo una sera per andare a puttane e andai a via Pinciana, dove di solito trovavo le ragazze, ma quella sera stranamente non ce ne era nemmeno una, feci due o tre volte avanti e indietro lungo il solito percorso ma niente.
    
    Stavo per dirigermi quindi a Tor di Quinto che, come saprete, era anche quello un viale frequentato da prostitute quando mi son dovuto fermare ad un semaforo rosso e lì mi sono sentito apostrofare da una voce un po' rauca che mi diceva: "Amore".
    
    Ho guardato ed ho visto una figura femminile molto alta, ben vestita, che reggeva una sigaretta in una manona grande una volta e ...
    ... mezza la mia. Ovviamente sono rimasto interdetto ed ho seguito l'impulso di scattare subito appena il semaforo è diventato verde.
    
    Ma la curiosità a lungo repressa ha avuto il sopravvento e ho fatto due o tre giri del palazzo per osservarlo meglio, poi, quasi meccanicamente mi sono fermato e ho fatto la solita domanda: "Quanto?"
    
    Ottenni la solita risposta:" Venti in macchina e cinquanta in albergo". Era quanto chiedevano all'epoca le prostitute donne. Optai per l'albergo e lo feci salire in macchina.
    
    Lungo la strada mi precisò che avrebbe lavorato solo di bocca e cominciò a parlare un po' per rompere il ghiaccio. Mi disse che si chiamava Jerry, che veniva da Torino, che era fidanzato con una donna e che faceva quel mestiere per potersi permettere di restare a Roma e frequentare una scuola per attori, non mi fece domande personali e fui io a spiegargli che per me era la prima volta con un uomo.
    
    Entrammo in un alberghetto dove evidentemente era conosciuto perché ci fecero entrare senza documenti e dopo esserci denudati ci sdraiammo sul lettone.
    
    Ero doppiamente infoiato, per l'astinenza di tre mesi e per la curiosità di sperimentare una cosa nuova; perciò mi gettai con impeto addosso a lui, lo abbracciai forte, sentii la strana sensazione di toccare un corpo muscoloso e non molle come quello delle prostitute che avevo fino ad allora frequentato.
    
    Ne rimasi un attimo quasi sorpreso ma decisi che era gradevole e continuai.
    
    Lui aveva notato questo mio entusiasmo e si ...
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