1. Texas Cousine - erotic horror - parte II


    Data: 27/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Feticismo Tabù Autore: Mr_Sessualdo, Fonte: xHamster

    ... televisore, che funziona a tratta, trasmetteva solo un canale sul quale passavano un film horror di serie zeta: una coppia di sposini si perde nel nulla e viene accolta nella casa di una famiglia redneck, che in realtà sono dei cannibali e hanno intenzione di banchettare con le loro ossa. Chiara resistette fino alla scena in cui ammanettavano per i polsi la protagonista a un tubo, e uno dei cannibali le tagliava la pancia all’altezza dell’ombelico con una motosega. Spense sulla faccia della donna in preda al terrore, e coi peli della nuca elettrificati, se ne andò alla porta; la pervadeva un torpore che si dipanava dal seno per il resto del corpo, così decise di farsi una passeggiata da quelle parti, per far circolare un po’ il sangue. Mise una maglietta (ma era così gonfia che a malapena la maglia le arrivava sotto le costole), infilò le ciabatte, e scese di sotto.
    
    Di nuovo, lo sferragliare della motosega che proveniva da una rimessa adiacente al motel, proprio sotto la finestra della loro stanza. L’aria era pregna di aroma metallico, e che una debole luce andava e veniva. Si avvicinò, sbirciò dentro e bussò sulla saracinesca. «È permesso?»
    
    Dal cofano sventrato di una berlina arrugginita fece capolino il mezzo busto di un ragazzo bruno, capelli ricci e baffoni a spazzola, testa a forma d’uovo storto, un occhio più in alto dell’altro e la lingua a ...
    ... penzoloni. «Uh?»
    
    «Ma lei, per caso, è un meccanico?»
    
    «Uh...»
    
    «Col mio fidanzato abbiamo avuto un piccolo incidente con l'auto, qua vicino – cercò di farsi capire lei, che non era mai brillata in inglese, a scuola – e abbiamo il motore fuori uso. Non è che potrebbe darci un’occhiata?»
    
    Il tizio a forma d’uovo venuto male si leccò le labbra. «Uhm…» muggì, e venne fuori dal cofano, dove era potuto entrare per intero, perché era alto poco più di un metro, ma aveva il torso largo come quello di un culturista fanatico; era più largo che alto, e Chiara non riuscire a trattenere uno di quei sorrisini dei suoi.
    
    «Uh!» fece il nanerottolo infastidito.
    
    «Scusa, po' di singhiozzo. È che non mi sento molto bene.»
    
    «Uh…»
    
    «Secondo me sono incinta, ma il mio fidanzato dice di no.»
    
    «Oh, uhm uhm...»
    
    «Va be’ – fece lei col sorrisetto imbarazzato – ci vediamo, eh.»
    
    Uscita di fuori, Chiara sbirciò nella rimessa: il nano deforme aveva preso una sega a motore e l’aveva portata all’altezza dell’inguine, poi l’aveva attivata e si era scagliato contro la macchina, che penetrò dalla parte posteriore. Le scintille schizzavano da tutte le parti, e lui grugniva e agitava la testa come una rockstar venuta male. Sembrava che segare in due la carrozzeria di quella macchina gli provocasse un piacere quasi sessuale.
    
    «Non immagino cosa combinerebbe a una donna… o a un uomo.» 
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