1. Il pompino al secchione (parte 4)


    Data: 27/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: leius06, Fonte: Annunci69

    Sembrava un sabato sera come tanti. Io chiuso in camera col cazzo in mano mentre pensavo a mia madre e lei nella sua stanza a prepararsi per uscire con le amiche. O almeno era quello che credevo finché mamma non spalancò improvvisamente la porta della mia stanza.
    
    Lo spettacolo che vidi mi lasciò senza fiato. Mamma indossava un tubino nero aderentissimo, scollato e molto corto che lasciava scoperte le sue cosce ancora sode inguainate da un collant velatissimo. Ai piedi le mie scarpe preferite: un paio di decollete nere con tacco 12 che avevo spesso rubato dalla scarpiera del bagno per le sedute di autoerotismo a lei dedicate.
    
    Mamma si avvicinò lentamente al letto dove ero ancora sdraiato col cazzo all'aria. "Oggi no", mi disse dolcemente spostando la mia mano per impedirmi di continuare la solita sega. Cosa aveva in mente? Non lo sapevo. Non potevo saperlo, ma decisi di fidarmi di lei.
    
    Dopo pochi secondi suonarono alla porta. "Vai ad aprire". Mi alzai quasi come un automa ancora scosso dalla versione più sexy di mia madre che avessi mai visto. Non ci credevo.
    
    Non potevo credere ai miei occhi ma era lei: Manuela a casa mia. Di nuovo. Mamma arrivò da dietro e mi abbracciò: "Ecco il mio regalo".
    
    Ormai da settimane non pensavo più alla compagna strafiga che mi aveva regalato il primo pompino, ma ritrovarmela in casa quella sera insieme a mia madre risvegliò tutte le fantasie più proibite di un adolescente perennemente arrapato.
    
    Manuela era uno schianto: capelli ...
    ... a coda di cavallo, labbra carnose evidenziate da un rossetto rosso fuoco, scollatura generosa, minigonna inguinale e tacchi altissimi. Al mio cazzo bastò vederla per gonfiarsi di nuovo dentro i miei pantaloni.
    
    "Sei bellissima". "Tu di più". Mamma e Manuela si scambiavano complimenti e si davano del tu mentre io eccitatissimo le fissavo cercando di capire come eravamo arrivati a questo punto. Cosa era successo tra loro in questi mesi? Come avevo fatto a non capire niente di ciò che accadeva sotto i miei occhi?
    
    Mia madre ci invitò ad accomodarci in salone. Io seduto sulla poltrona, loro sul divano di fronte a me con le gambe accavallate. Non sapevo chi guardare. Tutto questo era troppo. Ma non era ancora tutto.
    
    Mamma sussurrò qualcosa all'orecchio di Manuela, che subito dopo si alzò per dirigersi verso di me. Mi guardò dritto negli occhi. Allargò le mie gambe e si inginocchiò in mezzo.
    
    La sua mano fece scendere la zip dei jeans, scostò i boxer e liberò finalmente il mio cazzo. Lo accarezzo col palmo e dopo pochi secondi scomparve nella sua bocca.
    
    Era tutto vero. Manuela era in ginocchio tra le mie gambe nel salone di casa a farmi un pompino mentre mia madre seduta di fronte a me si godeva la scena. La guardai. Mi guardava.
    
    Uscì la lingua e la passò voluttuosa sulle sue labbra, poi la mano destra scivolò rapida sotto il tubino. Mamma si stava toccando. E io venni.
    
    Un fiume di sperma bollente finì in pochi secondi tra le labbra di Manuela. Lo accolse tutto ...
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