1. Finalmente l’avevo convinta.


    Data: 26/05/2019, Categorie: Cuckold Autore: Condorello, Fonte: RaccontiMilu

    Finalmente l’avevo convinta. Ero riuscito a persuadere mia moglie Giulia ad uscire e lasciare i bambini a casa con i nonni.
    
    Erano anni che a causa di qualche problema economico subentrato con la nascita dei nostri due figlioli, che come si sa costano un sacco di soldi, passavamo il nostro tempo libero a guardare la televisione, a leggere un libro o a parlare dei fatti nostri e di quelli degli altri.
    
    Una vita noiosa che ci allontanava giorno dopo giorno.
    
    Ad ogni mia richiesta di andare fuori a bene una cosa o al cinema, lei dava sempre la stessa risposta. ‘Non possiamo lasciare a casa i bambini da soli. Ormai siamo genitori e non dobbiamo più a pensare a noi ma solo a loro’
    
    Io naturalmente ribattevo che eravamo ancora abbastanza giovani, entrambi avevamo 36 anni, e che uscire una sera ogni tanto non ci avrebbe fatto male.
    
    Così, dopo mesi di assedio pressante, ero riuscito a convincerla.
    
    Giulia &egrave sempre stata una bella donna, fisico, perfetto anche dopo le gravidanze. Un viso dolce, dai lineamenti regolari, con un paio di occhiali di metallo nero e sottile. Purtroppo il suo guardaroba era rimasto indietro di qualche anno e la maggior parte dei suoi capi d’abbigliamento era datato ai tempi del nostro matrimonio.
    
    Insomma. Per uscire una sera avrebbe dovuto farsi un giro in qualche negozio e lei lo aveva del tutto escluso.
    
    Così quel famoso sabato sera mi sedetti su una poltroncina della camera da letto mentre lei mi fece vedere i vari abiti che ...
    ... aveva nell’armadio per aiutarla a scegliere.
    
    Era una sera di inizio estate, la temperatura era ideale per una serata in compagnia della propria donna.
    
    Quindi eliminai, collant e calze. Le chiesi di provare le gonne perch&egrave i pantaloni che erano presenti nell’armadio erano decisamente fuori moda. Provò gonne lunghe fino ai piedi, minigonne ‘ascellari’ e tutte le vie di mezzo. Optai per un tubino nero che arrivava qualche centimetro sopra il ginocchio.
    
    Per ‘il sopra’ le difficoltà furono notevoli. Polo e magliette mal s’intonavano alla gonna. Camicette bianche o azzurre la rendevano troppo austera. Mi ricordai di una camicetta di nera, trasparente che si portava con l’intimo a vista.
    
    Giulia cominciò a dire che non addiceva ad una mamma, che non era più una ragazzina, e altre banalità di questo genere. Mentre cercava altre giustificazioni aveva trovato nel cassetto un reggiseno bellissimo che dava un tocco straordinariamente elegante al suo look. Indossata la camicetta trasparente era tornata ad essere la fantastica compagna di mille serate che era prima di avere i nostri bimbi.
    
    Si guardò allo specchio e si piacque. Tirò fuori un paio di scarpe con tacchi altissimi che non mi ricordavo di averle mai visto ai piedi.
    
    Si raccolse i capelli in un morbido chignon, si voltò verso di me e disse ‘Allora, sei pronto? Dai Andiamo’
    
    Salutammo i figli, raccomandammo ai nonni di chiamarci per qualsiasi problema ed uscimmo per la nostra prima serata da soli dopo 10 ...
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