1. 06. luca – sì, sono una troia!!!


    Data: 24/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69

    ... Presero una pomata che avevamo in casa e me la spalmarono. Il contatto dava davvero fastidio.
    
    L'indomani m'ingegnai e misi uno spesso strato di carta igienica tra il buco e le mutande, in modo da ridurre al minimo lo sfregamento e il fastidio. Dovevo andare al lavoro al pub e non potevo dare buca.
    
    Nei giorni seguenti Beppe e Saverio continuarono a prendersi cura del mio buchetto, che piano piano andava migliorando, ma in cambio pretendevano pompini a raffica. Due a testa al giorno erano sicuri. E ogni volta ci davano dentro di brutto e si scaricavano direttamente in gola. Saverio poi andava oltre: "Non appena il tuo culo sarà di nuovo pronto ad essere sfondato, vedrai che cosa ti faremo. Così magari ti passa la voglia di andare a fare la troia in giro!". Sembrava una minaccia, ero un po' preoccupato ma anche eccitato, devo essere sincero. Stavo cominciando a prendere coscienza della mia natura.
    
    Arrivò il martedì e non appena rientrai a casa Saverio mi disse di mettermi a pecora per la consueta passata di pomata. Prima però ci passò la sua lingua. Un brivido di piacere mi percorse, ma mi imposi di non farlo trasparire. Prese a spalmare la pomata ma ci stette più del solito, continuando a massaggiarmi il buchetto. Il piacere cominciava ad essere troppo intenso e non resistetti. Mi sfuggì un gemito e il cazzo cominciò a intostarsi. "Direi che sei guarito!", esclamò Saverio, ed entrò con un dito. Emisi un gemito più forte e un sospiro. "Sì, sì, direi proprio di ...
    ... sì!".
    
    Mi aspettavo che tirasse fuori il cazzo e me lo mettesse dentro, vista l'astinenza accumulata. E invece nulla, mi tirò su i boxer e mi diede una pacca sul sedere. Ero stranito. E deluso, se devo dirla tutta. Abituato a prendere cazzi tutti i giorni, ne sentivo davvero la mancanza dopo quasi una settimana.
    
    Una volta rientrato Beppe cenammo (come al solito cucinai io), sistemammo la cucina e ci mettemmo sul divano. I ragazzi non fecero niente di che, visto che come ogni martedì dovevano venire i loro amici. Era una consuetudine che già avevano prima che arrivassi io. Si trovavano il martedì sera e dicevano minchiate. Giocavano alla Play Station come gli adolescenti, bevevano di brutto tanto da diventare decisamente brilli e di tanto in tanto guardavano qualche porno, massaggiandosi le mazze (interessanti) dai pantaloni.
    
    Mi integrai perfettamente con loro, ormai ero uno del gruppo e devo dire che qualcuno era proprio carino… Tra questi c'era anche Luigi, il mio collega dell'università a cui avevo fatto qualche pompino nei bagni e che mi aveva indirizzato a Saverio. Era nel gruppo in quanto suo fratello, Francesco, era amico di Saverio.
    
    Quel martedì ci stravaccammo tutti sui divani come sempre. Cominciammo a chiacchierare, a ridere e scherzare. Poi passammo a giocare alla Play. Infine, dopo un giro di alcool, Saverio andò a prendere qualche DVD porno. Non si sprecarono i commenti offensivi nei confronti delle varie donne che si davano da fare su cazzi asinini e i ...
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