1. Da collega a amico, da amico a ... (parte iii)


    Data: 23/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: kingSAZ, Fonte: Annunci69

    Lo guardo stavolta il suo culo che si allontana, ma Roby ormai è dentro di me..
    
    A casa la testa va a mille. Non riesco a dormire neanche questa notte. Il sapore di Roby è dentro di me. Sono andato a letto senza cena, se non vogliamo contare la sborrata che mi ha dato. Non capisco più niente. Chi è Roby? Il collega, l'amico di tante coglionate, l'amante che mi sborra in gola? Il mio cuore batte forte, e negli sprazzi di sonno sogno lui, solo lui. Le sue palle da toro, il suo cazzo larghissimo, il suo ghigno.
    
    Il giorno dopo a lavoro sono uno straccio, il capo mi chiede se sto bene, gli dico che ho solo dormito male. Con Roby tutto sembra ok. Non siamo più Giuseppe e Roby di un tempo, le colleghe (ah le donne) si accorgono che qualcosa è cambiato, ma comunque quando siamo in gruppo ridiamo e scherziamo come un tempo. Diciamo che però lui evita, o forse entrambi, di rimanere solo con me. Se scendiamo a fumare, si porta sempre un terzo. In sala caffè, se rimaniamo io e lui, si va a risedere alla scrivania.
    
    Però comunque torniamo in palestra, e la settimana scorre senza troppi problemi. Anch'io devo dire sono contento che siamo rimasti amici, forse meno amici di prima, ma di certo ho condiviso con lui un momento molto intimo, insomma, non mi faccio sputare in faccia da tutti i miei amici.
    
    Venerdì sera Serena, una delle poche donne carine in ufficio, ci invita a casa sua. Cucina un cous-cous, siamo una decina di invitati, e ognuno ha portato da bere per gli altri nove, ...
    ... quindi scorre alcol a fiumi. Lì io e Roby siamo quelli di un tempo. Due spalle perfette, ognuno finisce le frasi dell'altro, e nel gioco dei mimi che Serena vuole per forza fare, stracciamo le altre coppie in un baleno. Alle due di notte la casa si svuota, io rientro in macchina, Roby può pure tornarsene a piedi, saranno un paio di isolati.
    
    - Gius, ce la fai a guidare, sì? -
    
    - Certo Roby, ho guidato in condizioni peggiori -
    
    - Vuoi salire da me? -
    
    Con Roby abbiamo fatto un tacito accordo. Niente complimenti da falsi amici. Se ci si invita a casa lo si pensa davvero, nessuna frase fatta tra noi.
    
    - Vabbene, tanto domani mi sveglio comunque a mezzogiorno -
    
    - Dai ci facciamo un'ultima birra. -
    
    Parliamo della serata, di come io toccassi il culo a Serena senza che lei si scanzasse, di quella danza del corteggiamento cominciata tra noi con la povera, poco innocente Serena nel mezzo. Intanto siamo arrivati a casa sua. Entra, lancia le scarpe estive per terra, e scalzo si dirige verso il bagno. Vado per andare sul divano, ma lui mi ferma:
    
    - Troia che fai? Al cesso con me -
    
    Lo guardo incantato, forse ho capito male.
    
    - Oh, che sei diventato stupido? - si avvicina e mi dà una sberla - Ti ho detto al cesso con me - e tirandomi per un orecchio mi porta al cesso.
    
    Apre il box doccia e aspetta guardandomi:
    
    - Ci vuoi andare vestito o nudo? -
    
    Non rispondo, forse passano troppi secondi, mi spinge dentro vestito, mi fa male, mi fa abbassare in ginocchio
    
    - ...
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