1. Mio cugino Luca-Versiona al Femminile di "Mia


    Data: 21/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Tabù Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    ... della camicia leggermente sbottonata, questo pacco ingombrante che cercava di sistemarsi mentre allacciava la cintura di sicurezza, le cosce lunghe e massicce fasciate dal jeans aderente sino ad arrivare alle caviglie nude e poco pelose dalle quali si pronunciava un sensuale collo del piede coperto dal mocassino nero. Il cuore cominciò a battermi sempre più forte. Wow. Deglutii, ingoiando a fatica tutta la saliva che mi si era formata prima che mi uscisse dalla bocca, accesi la macchina e ripartimmo.
    
    Arrivammo in centro e ci dirigemmo verso il “Movie” un noto locale modaiolo. Entrammo e ci sedemmo al tavolo già occupato da Chiara, Francesca, Raffaella e Giuliano. Erano le mie amiche ed il mio ragazzo. Abbracciai tutti per un saluto e presentai Luca.
    
    Feci sedere Luca in mezzo tra Francesca e Raffaella; io sedetti ovviamente vicino a Giuliano. Ordinammo da bere e vidi Francesca subito all’opera con mio cugino. Bene mi dissi, ora potevo occuparmi di Giuliano. Ero contenta, ma sentivo qualcosa di strano dentro di me. Vedere Luca con Francy mi faceva piacere, mi dava un certo sollievo; mi sentivo meno il peso ed il rimorso di quel rapporto che si stava instaurando con Luca.
    
    Allo stesso tempo ne ero gelosa.
    
    Cominciai a parlare a macchinetta con Giuliano, e per non vedere e per non pensare. Intanto al tavolo si aggiunsero persone della nostra compagnia. Quando scorsi con la coda dell’occhio Luca che faceva il cascamorto con Francesca, mi sentii trasalire da un’ondata di ...
    ... calore. Gelosia? No, non poteva essere, lui è mio cugino, “Cazzo Lucia, è tuo cugino!”. Decisi di allontanarmi con Giuliano. Ci avvicinammo al bancone e lui, come sempre, cercò di avvicinarmi tenendomi per i fianchi. In effetti per parlare all’interno del locale era necessario avvicinare la bocca all’orecchio del tuo interlocutore. Musica e brusio impedivano una conversazione normale. Dal bancone non potevo fare a meno di girarmi verso il tavolo di Luca. Dovevo vedere che cosa stava facendo. Francesca gli era sempre più appiccicata ed io mi stavo innervosendo. “Guarda te questo stronzetto, fai il cretino, vedrai poi che punizione s**tta!” pensavo. Questo pensiero alla fine mi tranquillizzava perché mi proiettava a fine serata, quando io e Luca avremmo dovuto rincasare per poi chiuderci nella mia camera; lì, nella penombra della notte, sarebbe stato tutto mio.
    
    Ad un tratto, in un incrocio di sguardi con Luca, lo vidi strizzarmi l’occhio. “Brutto stronzo” pensavo “ti stai facendo palpeggiare da quella cretina e mi strizzi pure l’occhio? Allora beccati questo!”. A quel punto, presi Giuliano, che non aspettava altro, e me lo baciai, simulando tutta la passione che potevo.
    
    Così facendo Giuliano prese quel gesto come un via libera da parte mia; quindi continuò a baciarmi ripetutamente finche non mi chiese di uscire dal locale per appartarci un attimo nella piccola via retrostante il locale. “Cazzo, mancava solo questa” mi dissi tra me e me.
    
    Ma alla fine mi sentivo in colpa ...
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