1. Una vacanza a mykonos ultima parte


    Data: 19/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: pennabianca, Fonte: Annunci69

    Lei accettò, tanto lo avrebbe tenuto d’occhio, era sempre un maschio! Presero la roba da mare e ciascuno andò per proprio conto. Lui noleggiò uno scooter, e andò a trovare una spiaggetta più tranquilla, lei invece andò nella spiaggia davanti al paesino. Appena giunta la trovò piena, tanto che alla fine arrivò vicino alla scogliera, lo spazio era poco, ma almeno aveva il vantaggio che vi erano poche persone. Si mise nuda, tanto erano tutti così, e a lei piaceva la carezza del sole sulla pelle. Circa un’oretta dopo due ragazzi arrivarono vicino a lei. Alti capelli lunghi, palestrati al massimo, si misero in mostra davanti e di lato a lei. Cercavano in tutti i modi di farsi notare. Arrivarono pure a mostrare il cazzo in erezione, per lei quello fu troppo. Prese le sue cose, e si incamminò verso il bungalow, uno provò a trattenerla ma lei lo fulminò con uno sguardo. Passò a ritirare la copia della chiave e si rintanò dentro. Si mise a fare una doccia visto il caldo. Sandro invece aveva trovato una piccola insenatura dove c’erano alcune coppie, rigorosamente nude.
    
    Per un poco la cosa ebbe i suoi lati buoni, stava rilassandosi quando una coppia di gay si distese vicino a lui, iniziarono a proporre di tutto. Lui cercò di lasciar correre, ma ad un tratto si rese conto che erano diventati quattro, e che insistentemente si davano da fare per avere un contatto con lui. Fu assalito dal panico, prese la sua roba e scappò letteralmente via. Raggiunse il bungalow e vi si rintanò ...
    ... dentro. Aprì la porta nel preciso istante in cui Cinzia usciva dalla doccia con l’accappatoio aperto e un asciugamano sui capelli.
    
    Lei gridò.
    
    …aaaaaaaaaaaaaaahhhh………….
    
    Si rintanò in camera sua chiudendo a chiave. Lui rimase come un cretino sulla soglia della porta, poi andò in camera e continuò a maledire tutta la faccenda. Poi si rese conto che forse doveva imparare a convivere con un’altra persona e andò vicino alla porta di lei.
    
    “Scusa, non credevo ci fossi tu.”
    
    Lei si era ripresa dallo spavento. A casa sua era solita girare nuda, si rese conto che forse aveva esagerato.
    
    “Non fa nulla, e che sono stata colta alla sprovvista, non me l’aspettavo.”
    
    “Vorrei chiederti se non hai pranzato, mi farebbe piacere invitarti.”
    
    Lei ci pensò su solo un attimo e accettò mentre mentalmente si poneva il problema di capire se questo tipo era affidabile o no. Pranzarono in un ristorante vicino al porto, lui fu molto gentile simpatico, lei gli dette un pò di corda, voleva capire, poi tornando verso il bungalow entrambi rimasero in silenzio. Ognuno stava riflettendo su tutto, si resero conto che come singol erano una preda, quindi parlarono quasi simultaneamente.
    
    “Che ne dici se”.
    
    Poi si guardarono ridendo, lui le chiese di parlare per prima.
    
    “Mi chiedevo se potevamo muoverci insieme, ho visto tanta gente un po’ strana.”
    
    Lui la guardò e gli fece eco.
    
    “Un po’? tanto strana.”
    
    Si misero a ridere e concordarono di vedersi più tardi quando il caldo era diminuito. ...
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