1. A letter from usa - park adventure


    Data: 19/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: BlackInk, Fonte: Annunci69

    Ciao Zio,
    
    eccomi di nuovo qui dopo un periodo di silenzio delle mie lettere dovuto agli impegni qui al college. Ho avuto molte classi da seguire e test da superare. I docenti sono molto esigenti e non ammettono defaillances, pena l’esclusione immediata dal corso. Solo i migliori pososno andare avanti.
    
    Per fortuna ci sono anche momenti in cui riesco a rilassarmi. Seguo le partite di Kevin e continuo a vedermi con lui. Ovviamente di nascosto perché qui vige un po’ la regola del “Don’t ask, don’t tell”. Quindi viviamo la nostra relazione in clandestinità. Lui continua a fare lo sbruffone con le ragazze e ci spacciamo solo per buoni amici.
    
    Gli sto anche insegnando a usare la macchina fotografica. Per ora i risultati sono un po’ deludenti ma mai quanti i miei nel basket. Kevin si è ostinato a farmi giocare con lui, ma come ben sai io per gli sport proprio non ci sono portato.
    
    L’altra settimana abbiamo avuto due giorni di festa e abbiamo deciso di noleggiare un’auto, caricarla con tutto il necessario e fare un salto al National Park per qualche giorno di campeggio.
    
    Arriviamo all’ingresso del parco e la natura è in un’esplosione di colori. L’autunno dipinge le foglie degli alberi con la sua tavolozza calda e io mi sento il cuore stretto in una morsa di delizia. Essere lì con Kevin è il coronamento di un sogno.
    
    Lasciamo l’auto nella piazzola destinata, ci carichiamo gli zaini in spalla e iniziamo la nostra gita.
    
    Kevin, molto più atletico di me si offre di ...
    ... prendere quello più pesante, quello dei viveri. Io fingo di oppormi ma sono contento che faccia valere la sua parte maschia.
    
    Camminiamo nel suono della foresta che scricchiola dalle cime degli alberi fin sotto i nostri piedi. Restiamo in silenzio. Io seguo Kevin, che sa dove andare e quando sbuchiamo nella radura, nostra meta, rimango senza fiato.
    
    Davanti a noi si apre un lago immobile come se fosse un dipinto sulle cui acque si riflette la luce del sole pomeridiano. Le rive sono circondate da alberi in un delirio di rossi e marroni. Una sola sottile nuvola attraversa il cielo.
    
    Kevin mi si avvicina e mi abbraccia. “Che ne dici?”
    
    Io lo guardo senza parole. Il suo viso illuminato dalla luce traversa: un Dio sceso in terra per darmi la felicità. “È bellissimo.” dico, “Anche se mai quanto te.”
    
    Kevin sorride e mi bacia. A lungo. Profondamente. La sua lingua accarezza la mia.
    
    Quando finiamo di montare la tenda è quasi buio. Sulla riva sassosa crepita un fuoco su cui bolle una pentolina con la zuppa. Io e Kevin siamo seduti vicini e guardiamo le fiamme.
    
    Ci raccontiamo un po’ della nostra vita passata, lui in Oregon, io in Italia, i suoi amorazzi, le mie passioni; e raccontiamo i nostri sogni futuri, quello che vorremmo essere e come vorremmo cambiare il mondo.
    
    Siamo giovani e tutto ci sembra possibile. Abbiamo l’incoscienza della giovinezza dalla nostra parte.
    
    E la passione torna a prendere possesso dei nostri corpi e infiammare le nostre menti. Metto una mano ...
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