1. Saga familiare 11


    Data: 17/05/2019, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Lesbo Autore: iincest, Fonte: xHamster

    La mattina seguente – era sabato – mi svegliai stralunata, per la lunga e faticosa notte d’amore: tre volte avevamo ripetuto gli assalti, ed ogni volta era stato più entusiasmante.
    
    Mi scoprii sola, nel letto e nella camera: un biglietto sul comodino mi avvertì:”Sono al mare; metti un costume”. Non stetti neanche a pensarci e indossai il minuscolo bikini che avevo infilato in borsa, una cosa quasi inesistente, scelta per comodità, ma soprattutto per mettere in risalto le mie forme.
    
    Lo trovai disteso sulla sabbia; mi sdraiai accanto a lui, sul piccolo telo, per stargli il più possibile appiccicata, e lo baciai con foga, poi cominciai a carezzarlo su tutto il corpo.
    
    Mi frenò quasi bruscamente “ora prendiamo il sole, disse, avremo tempo stasera” e, dopo la notte trascorsa, c’era da credergli.
    
    Mi tuffai in acqua, anche per calmare i bollori che avanzavano, e Martino mi raggiunse; giocammo come fanciulli a spruzzarci, a rincorrerci, a nuotare a gara; e ci baciavamo, ci accarezzavamo: accennai anche ai una sega sott’acqua e lui mi titillò un poco la figa, praticamente esposta dal minitanga che la scopriva, piuttosto che coprirla.
    
    Poi tornammo sulla spiaggia “teli separati” impose Martino e decisi di fare la buona; ma non gli risparmiavo, di tanto in tanto, bacetti, carezze e leccatine su tutto il corpo.
    
    Poi andammo a pranzare: il cuoco si superò e tutto risultò un delirio di aromi e di sapori; il vino correva facile.
    
    Mentre mangiavamo, inevitabilmente il ...
    ... discorso cadde sulle conoscenze comuni e, oltre a qualche puntualizzazione sulla mia famiglia (scoprii alla fine che Davide era con me il figlio timido e voglioso, ma che era ben noto vegli ambienti giusti per le sue qualità di amante) feci cadere quasi per caso una domanda su Vampira; Martino sorrise “L’hai conosciuta?” “Si, nel bagno del Diamantino” “Capisco …” borbottò; poi mi spiegò che era un personaggio particolare, nel quotidiano avvocato di successo particolarmente bravo in affari fiscali, e di sera aggressiva lesbicona, ma senza cattiverie. Pensai che dovevo proprio conoscerla.
    
    Dopo pranzo, proposi di ritirarci in camera, ma Martino sorrise sornione “ti ho detto che avremo tempo stasera; ora andiamo a riposare sulla spiaggia, all’ombra, e poi andremo a fare un giro”; feci una smorfia da ragazzina delusa, ma andai con lui, letteralmente appiccicata a lui, fino all’ombrellone, dove sostammo qualche tempo.
    
    Poi decidemmo di vestirci e andammo in paese: come tutte le località di villeggiatura, era quasi deserto, nonostante la stagione già buona; ma questo favorì la nostra passeggiata da ragazzini innamorati che hanno marinato la scuola.
    
    Girovagammo a guardare vetrine e commentare ad alta voce fino a tirare ora di cena.
    
    Poi tornammo all’albergo; ed io mi sentivo particolarmente euforica per quelle ore Adv
    
    trascorse a dare sfogo al mio bisogno di infantile meraviglia.
    
    Dopo cena, filammo direttamente in camera e ci fiondammo sul letto.
    
    Ma non gli diedi il tempo ...
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