1. Fantasia


    Data: 16/05/2019, Categorie: Etero Autore: Bianca2019, Fonte: EroticiRacconti

    Per occupare il tempo
    
    Fantastico
    
    Cerco una situazione, un argomento per un racconto.
    
    Questi racconti che mi danno tanta soddisfazione
    
    Mentre li scrivo, quando li rileggo, quando vedo un commento nuovo, vedo il gradimento di chi li ha assaporati.
    
    Immagino reazioni, desiderio, curiosità.
    
    Piccola volontà di protagonismo, esibizione di sé.
    
    Esce fuori con l'insicurezza o con la presunzione.
    
    Scrivere è la mia esibizione
    
    Il racconto è ”vedo non vedo”, mistero e fantasia.
    
    Un velo calato su una donna qualunque che può trasformarla in una dea.
    
    In queste notti solitarie ascolto musica.
    
    Classica, che scivola sulle note di una sonata al chiaro di luna.
    
    Malinconica, in cui ricordo la città vecchia.
    
    Anni ’80, quella di un gruppo lampo che cantava take on me
    
    Psichedelica, mattoni nel muro.
    
    Elettronica con il popolo voodoo
    
    E musica suadente, sinuosa, fatta di voci graffianti che cantano Summertime, voci di bambina, Smoke whitout fire, e donne che amano amare in un sottofondo di gemiti e sospiri.
    
    Questa notte di temporali e pioggia è una di queste.
    
    Naturale che si inturgidiscano i capezzoli e le gambe abbiano la tendenza ad aprirsi.
    
    Per accogliere cosa?
    
    Fantasie di una donna qualunque che sogna di essere irresistibile, dimenticandosi di difetti e tempo che passa.
    
    Questa donna sogna di essere perfettamente desiderata.
    
    Allora potrebbe vedersi in una camera d’albergo mentre si spoglia lentamente, sbottonando, asola dopo asola, ...
    ... una camicetta bianca.
    
    Un reggiseno di pizzo dello stesso colore, su una pelle abbronzata dal sole.
    
    La camicetta scivolerebbe sulle spalle e sulle braccia, finendo a terra.
    
    Pantaloni maschili, taglio classico, morbido lino.
    
    Il bottone, la cerniera.
    
    Le gambe nude, lievemente increspate dalla pelle d’oca di una brezza leggera, rese più lunghe dai tacchi alti delle decolleté che continuerebbe ad indossare.
    
    Pausa.
    
    Uno sguardo alla figura riflessa nello specchio, un sorriso compiaciuto fra labbra umide.
    
    Le mani della donna andrebbero sulla schiena ad afferrare il gancetti del reggiseno che lentamente scivolerà a terra, sul resto dei vestiti.
    
    Un seno bianco, tenuto nascosto sotto il costume indossato in spiagge solitarie.
    
    Rimarrebbe un misero pezzo di stoffa a coprirle il sesso.
    
    Sfilerà dal suo corpo anche quello, una gamba dopo l’altra, trovandosi
    
    Sola
    
    Davanti allo specchio
    
    Davanti ad uno sguardo velato dall’insoddisfazione di essere
    
    Sola.
    
    Allora questa donna potrebbe dare vita al miraggio dell’uomo che desidera.
    
    Potrebbe inventarlo sdraiato sul letto, ancora vestito, gli occhi stupiti dall’incantevole femmina che è davanti a lui.
    
    Lei potrebbe salire sul letto, in ginocchio, le scarpe ancora indossate.
    
    Potrebbe avvicinarsi all’immobilità di lui, mostrargli il sedere e la fica mentre delicatamente gli libera i piedi dalle calzature e dai calzini, indumento assai poco seducente.
    
    Lascerà cadere tutto a terra, come viene.
    
    Si ...
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