1. In viaggio con il Capo


    Data: 14/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Randall Flagg, Fonte: EroticiRacconti

    Quando il mio capo, un uomo molto interessante sulla cinquantina, mi ha chiesto se potessi accompagnarlo a Barcellona per la firma di un contratto importante, ho subito accettato. Proprio la settimana prima avevo ottenuto la promozione per la quale avevo lavorato da un paio di anni e non volevo far brutta figura alla prima occasione. L’unico problema era stato doverlo dire al mio ragazzo, mio coetaneo di trent’anni che aveva già programmato un fine settimana romantico insieme. Pur se dispiaciuto, Luca mi ama e alla fine mi ha aiutato a preparare le valigie, scegliendo con me gli abiti che avrei portato. Il giorno seguente mi ha anche accompagnato all’aeroporto e salutandomi mi ha detto “Cristina mi raccomando, chiama”. Mi è dispiaciuto non poterlo far venire insieme a me, ma il sig. Santini, il mio capo, non avrebbe avuto stima di me se fossi andata in missione per lavoro con il fidanzato al seguito. Arrivati a Barcellona la giornata di lavoro è stata molto produttiva e grazie alla mia collaborazione e al mio spagnolo il contratto è stato redatto rapidamente. Santini era raggiante ed ha voluto portarmi a cena con alcuni colleghi del posto per festeggiare la firma che ci sarebbe stata l’indomani. Abbiamo mangiato benissimo ed io ho bevuto un bicchiere più del solito. Ero eccitata per la giornata, ma anche stanca, così quando siamo tornati in albergo sono andata nella mia stanza e mi sono infilata sotto la doccia, guardando il mio corpo sinuoso riflesso nello specchio. ...
    ... Ho un seno grane che non mi piace, ma che fa impazzire gli uomini. Adoro quando invece di guardarmi negli occhi, li sorprendo incantati sui miei capezzoli turgidi. In quel momento potrei dire qualsiasi cosa ed avrei sempre ragione. Mi è capitato di farlo a volte, ma mai con il mio capo. Lui mi ha sempre guardata negli occhi e mi ha promosso per le mie capacità. È una delle cose che mi hanno convinto a lavorare per lui. Mentre pensavo a queste cose, la mia mano era scesa inconsapevolmente ad accarezzare il clitoride. Stavo pesando al mio capo e la mia fica si era bagnata. Non era possibile, non provavo alcuna attrazione per lui. Lo stimavo ma non mi era mai piaciuto. Chiusi l’acqua calda, indossai l’accappatoio e mi avvicinai al letto della stanza. In quel momento la mia fantasia venne spezzata da alcuni colpi alla porta. Senza pensarci troppo chiesi chi fosse e da fuori mi rispose il mio capo. Aprii la porta senza rendermi conto di essere ancora in accappatoio e lui mi chiese con tono dolce se poteva entrare un momento. Gli chiedi scusa per come fossi conciata ed lo lascia entrare. Si mise seduto su una poltrona che si trovava difronte al letto ed anche io mi sedetti sul letto a gambe incrociate, cercando di non far scorgere nulla del mio corpo nudo sotto l’accappatoio. Lui mi guardava in maniera diversa dal solito, ma prima che potessimo parlare il mio cellulare cominciò a suonare. Era Luca il mio ragazzo. Santini mi fece cenno di rispondere e io lo feci anche se in ...
«123»