1. Mia moglie (2)


    Data: 13/05/2019, Categorie: Etero Autore: Re Artù, Fonte: EroticiRacconti

    MIA MOGLIE (2)
    
    La settimana successiva, ad insaputa di Marta, mi recai dal mio amico psicoterapeuta, che non vedevo dalle superiori. Mi accomodai nello studio e gli spiegai la situazione: mi rispose che il problema poteva essere risolto con una serie sedute a cui dovevamo partecipare entrambi; gli spiegai che ciò sarebbe stato molto difficile se non impossibile e quindi lo pregai di darmi, in via amichevole, qualche consiglio:” Ci vorrebbe uno shock, qualcosa che la sbloccasse, rispose, ma anche così non ti saprei dire l'effetto, bisogna conoscere il soggetto, mi dispiace, ma non posso fare di più ed anche questo non è affatto professionale. Cerca di convincerla a partecipare a sedute di psicoterapia.” Lo ringraziai e, sconsolato, ritornai in ufficio. Chiami Giovanna e la pregai di trattenersi oltre l'orario perché dovevo parlarle. Mi rivolse un sorriso di intesa. Dopo le sei, quando tutti se ne erano andati, sentii bussare alla porta e Giovanna entrò, si sedette sul bordo della scrivania, facendo salire la stretta gonna sulle sue cosce tornite: “Allora, dottore, che c'è?” “ Non so che fare con Marta: dallo psicoterapeuta non se ne parla nemmeno, quando ho provato ad accennarglielo, spiegandole i motivi, non ha capito o ha fatto finta di non capire ed ora mi guarda come fossi un maniaco sessuale ed è sempre più chiusa in se stessa sull'argomento sesso; mi chiedevo se te potessi darmi una mano, magari a cena insieme con il tuo ragazzo e gli altri dello studio. Non so, che ...
    ... ne dici?” “Possiamo provare, organizzi, non per domani che ho un impegno con suo suocero....” E dalli con il vecchio...ma il solo pensiero mi eccitò, le posai la mano sulle gambe e le carezzai arrivando fino alle mutandine: allargò le cosce si appoggiò con le mani sulla scrivania, mi sbottonai i pantaloni impugnai il cazzo e cominciai a menarmelo mentre con le dita scavavo nel suo sesso che in men che non si dica si bagnò: le estrassi gocciolanti e le portai alla mia bocca: volevo sentire il sapore del suo piacere, lei iniziò a sbottonarsi la camicetta e liberò due seni tondi e duri che si massaggiò: scese dalla scrivania girò la mia poltrona verso di lei, si sfilo la gonna si girò, si piegò sfilandosi gli slip mostrandomi il suo bellissimo culo: la agguantai per i fianchi, fece finta di resistermi ma poi si sedette sul mio cazzo ritto e ci fondemmo in una sola cosa, cercai la sua bocca, ma lei si rifiutò “E' solo sesso dottore, non mi chieda di più!” ed intanto mi cavalcava dandomi le spalle; l'aiutavo nel movimento con le mani sotto le sue chiappe, aveva la figa fradicia, poi assunse la posizione a cui non seppi resistere: si tolse le scarpe ed appoggiò i piedi sulle mie ginocchia in modo tale che il cazzo usciva quasi del tutto quando si alzava e quando si calava lo risucchiava completamente dentro di sé, non resistetti che qualche secondo e le inondai la figa di sperma, che colò anche sul tappeto: “Non si preoccupi, ho di là uno smacchiatore formidabile.” Chissà perché mi ...
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