1. Risvegli


    Data: 11/05/2019, Categorie: Feticismo Masturbazione Gay / Bisex Autore: GianniGines, Fonte: xHamster

    A Fiume sono ospite del mio amico Ivica. È così grosso e pesante che è impossibile non svegliarsi quando si solleva dal letto. Se ne va nudo in cucina e mette su la moka, si accende una sigaretta e va a fumarsela sul cesso. Qualche volta mi alzo anch'io a questo punto, non chiude mai la porta del gabinetto e a me piace parlagli mentre giace in una posizione così intima. Una volta mi sono anche inginocchiato e gli ho succhiato il cazzo mentre la faceva. Ma il più delle volte resto al letto a toccarmi il sesso, finché la macchinetta non inizia a gorgogliare. Ivica si riempie la tazza, lo ascolto allontanarsi in salotto. È allora che mi alzo, riempio la tazza con quel poco di caffè che mi ha lasciato e lo raggiungo.
    
    Ivica si fa sempre una sega prima di andare al lavoro. Ha collegato un gran televisore al suo pc, sullo schermo sono aperte quattro, cinque finestre, ognuna mostra un segaiolo in cam. Ivica Fuma, beve caffè e se lo mena beato, di tanto in tanto si strizza i capezzoli. Fa tutto in mia presenza, privo d'ogni forma di pudore. Io lo guardo e guardandolo mi masturbo. Quando ho finito il caffè gli do una mano... a masturbarsi il cazzo (se la sua è impegnata a gingillarsi i capezzoli), a gingillargli i capezzoli ( se la sua è occupata col cazzo).Qualche volta mi stendo sul divano, appoggiando il capo sulle sue cosce, e mi lascio cullare dal ritmo del suo piacere solitario. Solo dopo aver sborrato mi da il bacio del "dobro jutro".
    
    Va a farsi la doccia ed esce, io ...
    ... torno al letto a toccarmi ancora un po' sognando le avventure di ieri e quelle che mi attendono oggi. Più tardi andrò in spiaggia dove aspetterò che mi raggiunga dopo il lavoro. Nudi, innanzi al mare, assisteremo al tramonto e ci lasceremo tentare dagli uccelli della sera.
    
    ***
    
    René abita a Montreuil, alle porte di Parigi. La mattina si alza presto perché dovrà attraversare tutta la città per andare in ufficio, ma anche per lasciarsi il tempo di fumarsi la sua benedetta shisha. Prima dormivamo insieme nudi, abbracciati nel letto, poi ha deciso che dobbiamo essere più amici che amanti e allora mi ha assegnato la stanzetta che dal sul salotto. A svegliarmi è il brulicare dell'acqua nella shisha. Quando apro la porta me lo vedo steso sul divano che sembra il Brucaliffo, avvolto nel suo accappatoio verdeazzurro che non si da certo pena di chiudere, visto la confidenza che c'è tra noi, il suo piccolo sesso esposto mi tanta tenerezza. Mi faccio un lungo caffè e vado a sedermi accanto a lui. Il divano è piccolo, perciò devo spostare le sue gambe e mettermele in grembo. Sono belli e bianchi i piedi di René, mi piace accarezzarglieli, lui mi lascia fare e allora io gli succhio un alluce, poi l'altro, gli mordicchio il tallone, percorrono la pianta dei suoi piedi con la lingua facendogli anche un po' il solletico. Se il suo passerotto comincia a distendersi, allora lo prendo in mano e lentamente comincio a masturbarlo, senza fretta e con dolcezza. René fuma e mi lascia giocare, i suoi ...
«123»