Jesolo - epilogo - Racconti Erotici

Jesolo - epilogo

Paola si alzò e si vestì senza fare troppo rumore. Marco la volle accanto a sé, sul letto, quell’ultima notte. Si recò in bagno e poi in cucina, a preparare la colazione per tutti. Quando il caffè diffuse l’aroma in tutta la casa, i tre uomini si alzarono e raggiunsero la tavola dove trovarono tazze, pane, burro, marmellata e crema di nocciole.

La donna era seduta e, per la prima volta in quel contesto, indossava una maglietta e un paio di short. Non dovendo più assumere il ruolo della schiava, la sua presenza nelle vesti di ospite e amica del padrone di casa provocò un certo imbarazzo in Mike e Yuri.

Marco se ne avvide e sorrise impercettibilmente quando osservò i due amici che si mostrarono goffamente gentili con colei che fino al giorno prima avevano considerato un giocattolo sessuale.

Paola si dimostrò molto intelligente e abile nel mettere a loro agio i presenti.

- Forse è bene chiarire che non mi vendicherò con voi, anche se avete abusato di me ed ecceduto nei limiti che l’etichetta del BDSM impone. Le giornate in cui sono stata la vostra schiava fanno parte del passato e per quanto mi riguarda le ricorderò come i giorni in cui Marco mi ha fatto sentire al centro del mondo.

Gli uomini rimasero in silenzio e attesero che Paola proseguisse.

- Potrà ...

... sembrarvi strano che io possa subire una tale metamorfosi e probabilmente avete ragione. La stessa donna che avete umiliato e degradato, usato e sbattuto ora è qui a parlarvi e a farvi sentire sui carboni ardenti. Sbaglio?

Un cenno di diniego da parte di tutti gli uomini fece sorridere Paola che continuò.

- La mente umana è complessa e subisce le influenze che la vita di ciascuno riceve in modo personalizzato. Io ho maturato la convinzione che una forma di piacere può derivare nel mettermi a disposizione totale di un uomo su cui ripongo tutta la mia fiducia. Il prezzo è alto, ma la sensazione di essere protetta e difesa è impagabile. È per questo motivo che ora prendo Marco per mano e lo porto in camera dove gli darò ancora una volta tutta me stessa. Vi chiedo la cortesia di riordinare tutto e di fare in modo che all’una si possa salire in macchina per pranzare fuori. Se mi sentirete gridare di piacere, siete autorizzati ad accarezzarvi, anche l’un l’altro se vorrete provare questa nuova situazione. A me farebbe piacere sapere che due uomini mi omaggiano con un gesto sicuramente inusuale e imbarazzante per loro, ma molto eccitante per chi, come me, vede in questa intimità maschile un avvicinamento alla sessualità tra umani, senza distinzione di genere. Buon divertimento.