1. Errori


    Data: 07/05/2019, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Norbmi, Fonte: RaccontiMilu

    ... averla in pugno”.
    
    “Non ti sembra che minacciarla di diffondere i suoi video non fosse qualcosa di sufficientemente pericoloso per lei? Cosa potrebbe esserci che l’ha spinta a reagire in questo modo?”
    
    “Non teme abbastanza per se stessa ma teme per qualcos’altro…”
    
    Insomma, brancoliamo nel buio totale. Il discorso dopo poco cade e la serata scorre tranquilla.
    
    Il concerto finisce, i musicisti escono, ci complimentiamo con loro e conosciamo anche il bassista, tipo modesto e simpatico. Il batterista é ubriachissimo e barcolla. Poveretto. Per fortuna guida il bassista, che mi sembra quello più affidabile del gruppo. Mentre chiacchero con lui, sento una domanda di Cristina rivolta verso il mulatto: “Non avete nessuno che vi segue? Tipo, amici, qualche ragazza… Di solito i locali prendono soltanto musicisti che hanno un po’ di persone che sicuramente vanno a sentirli. Questo pub é un po’ una mosca bianca sotto questo aspetto… Però… ”
    
    Il biondo irrompe nella conversazione con voce impastata: “Macché seguito… Hic. Manco abbiamo le ragazze io e questo qui…” Farfuglia indicando il chitarrista col pollice. Proprio quello che Cristina voleva sapere: campo totalmente libero. Prosegue il batterista, appoggiandosi all’amico mulatto: “Hemm… Sì questo qui ce l’aveva. Hic. Ma sai cosa? La tipa c’aveva quasi cinquant’anni, i suoi li hanno sgamati a letto assieme e poi gli hanno detto: O lasci o vai fuori… e così ha mollato”.
    
    La mia amica si trattiene dal ridere. ...
    ... Poveretto…
    
    Saluto batterista e bassista che vanno a caricare gli strumenti in macchina e ripartono verso casa.
    
    Vado in bagno, tempo un paio di minuti e all’esterno Cristina e il cantante-chitarrista sono spariti… Ecco, é andata. Buon per lei.
    
    Entro per pagare e chiedo se Cristina ha già estinto i suoi debiti. A quanto pare ci ha pensato il nostro mulatto. Quanto vorrei avere le tette, a volte…
    
    Esco dal locale e mi metto in sella alla bici. Decido di fare una strada inusuale, più lunga, e di godermi l’aria della notte. Arrivo ad un semaforo e mi fermo ad accendere una sigaretta che avevo arrotolato in precedenza. Scatta il verde ma sono impegnato a far funzionare un accendino con poca vita rimasta e una macchina nera e lucidissima mi sorpassa rapidamente, per fermarsi un centinaio di metri dopo l’incrocio. Finalmente la mia sigaretta si accende, tiro qualche boccata soddisfatto della mia pazienza. Riparto, ma inchiodo subito dopo l’incrocio: dalla macchina scende una ragazza dalla scollatura abbondante e i capelli castani mossi. Mi sembra di conoscerla. Lei entra in casa e la macchina riparte. Scatto verso il cancellino dell’abitazione e controllo i nomi sul campanello: é proprio la casa di Elisabetta.
    
    Riparto velocemente, più avanti c’é un’altro semaforo. La macchina é ferma al rosso: nera, lucidissima, di lusso, vetri posteriori oscurati. La supero e guardo dentro l’abitacolo: alla guida un signore sulla cinquantina, grigio, faccia pulita e curata, giacca e cravatta. Mai vista ...
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