1. Tacchi al centro commerciale parte 3 la portinaia


    Data: 15/11/2017, Categorie: Maturo Tabù Autore: highheels899, Fonte: xHamster

    Giunta a casa mi chiusi in bagno tremante. Piansi a lungo, lo stress che avevo sopportato era troppo per me. Continuavo a risentire la voce della portinaia nella mia testa che chiamava il mio nome. Mi svegliai che ormai era notte, ancora stesa in bagno. Mi alzai per bere un sorso d’acqua dal frigor e mi rilassai in cucina per qualche minuto, finchè non sentii un fruscio contro la porta. Inizialmente pensai che fosse la tendina esterna che muovendosi probabilmente era uscita dalla sua sede e allora mi avvicinai alla porta per uscire a sistemarla. Girai la chiave e misi la mano sulla maniglia quando..
    
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    La porta si scaraventò contro di me spinta dall’esterno. Due uomini entrarono, uno dei due tenendomi una mano sulla bocca e l’altro assicurandosi che nessun’altro fosse in casa. Non riuscivo a muovermi, non riuscivo ad urlare, non capivo cosa stesse succedendo. Con la coda dell’occhio riconobbi l’uomo che mi teneva immobilizzata. Mentre il compagno chiudeva le tende, quest’ultimo con dello scotch mi chiuse la bocca così da non permettermi di emettere alcun suono. Indossavo ancora vestiti provocanti e i due neri sembravano apprezzare. Il primo che riconobbi era l’uomo che avevo visto scopare la portinaia. Mi prese per il collo sdraiandomi sul tavolo della cucina. Sollevò poi la mia gonna di pelle nera e prendendomi saldamente per i fianchi e spostando appena il mio perizoma iniziò a leccarmi la figa. All’inizio i movimenti erano lenti, con tutta la ...
    ... lingua, per diventare sempre più intensi e circolari man mano che la situazione diventava bagnata. Mi sudavano i piedi dall’eccitazione; gli zoccoli da casa neri, sempre rigorosamente zeppa 14, sembravano scivolarmi via e mentre con la lingua il primo assaggiava tutto il mio umore, l’altro mi sfilava gli ultimi indumenti. Sentivo un bollore ovunque, i capezzoli erano duri e i seni mi pulsavano tra le sue mani. Il cazzo dell’amico si avvicinò alla mia bocca che quasi automaticamente si aprì al suo arrivo, accogliendolo nel suo calore. Ce l’avevo tra le labbra, sopra e sotto la mia lingua tremante. Sentivo le sue vene gonfiarsi sul mio palato, quasi a volerlo perforare. Intanto il primo uomo si era spogliato e con dolcezza posò il suo enorme pene dentro di me. Girai indietro gli occhi ed ebbi subito un intenso orgasmo che mi fece perdere conoscenza.
    
    Mi ripresi dopo, non so dire esattamente quando. Ero in posizione pecorina con i piedi legati e due cazzi dentro di me. Sembravano quasi degli acrobati, mentre uno spingeva con foga nella mia figa, l’altro con altrettanta energia me lo spingeva su e giù nel mio culo ormai dilatato. Quasi contemporaneamente si alzarono mettendomi di forza in ginocchio per riempire la mia faccia di sborra calda… quanta sborra.. non avevo mai sentita tanta tutta insieme, così Mi accasciai a terra.. qualche minuto dopo sentii la chiave girare nella serratura. Era Paola, la portinaia.
    
    Le prestai tempo prima le chiavi per degli interventi sull’impianto ...
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