1. Melany. La mia Signora e Padrona - Parte II


    Data: 22/09/2017, Categorie: Anale Feticismo Trans Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster

    ... in bocca o in “figa”?
    
    -In...figa, Signora. Credo che mi piaccia sentirmi posseduta.
    
    -Va bene...come prima conversazione conoscitiva può bastare, per il momento. Ora dimostra la tua gratitudine alla Padrona e baciale i piedi in segno di sottomissione, poi passeremo ad un esamino...pratico.
    
    ***
    
    Sono stata fatta accomodare sulla poltrona ginecologica. Precedentemente mi è stata concessa mezz’ora di tempo durante la quale ho dovuto prepararmi pulendomi internamente a mezzo di una pompetta per lavande vaginali, incombenza che ho potuto espletare in assoluta privacy, nel locale igienico annesso alla mia cameretta.
    
    La Padrona mi ha assicurato i polsi ai braccioli e le caviglie ai sostegni per le gambe mediante cinghie di cuoio, poi ha reclinato indietro la spalliera tramite una leva e infine ha fatto ruotare verso l’esterno i due sostegni per le gambe, divaricandole.
    
    Sono impressionata, mi sento totalmente esposta e senza difese, in questa posizione. Il collare che porto mi costringe a rimanere indietro con la testa, per cui il mio sguardo risulta inchiodato al soffitto e non riesco a vedere praticamente nulla di quello che succede attorno a me. La qual cosa non contribuisce certo a rasserenarmi.
    
    Con la coda dell’occhio intuisco che la Padrona sposta il carrellino con gli strumenti medicali in prossimità delle mie gambe divaricate, poi accende una lampada che emette luce molto forte puntandola proprio in mezzo alle mie cosce spalancate. Ne riesco a percepire ...
    ... il calore sulla pelle. Comincio ad essere scossa da un leggero ma costante tremito. Ok, lo ammetto, ho una fifa blu.
    
    La sento armeggiare per un po’, poi si allontana e immagino sia uscita dalla stanza perché non percepisco più alcun rumore. Trascorre qualche minuto poi torna.
    
    Continuo a tremare. Se ne è accorta anche lei, perché si affaccia col suo viso sul mio, guardandomi negli occhi e, mollandomi un leggero buffetto sulle guance che ora indossano guanti chirurgici in lattice, mi dice:
    
    -Oi...tranquilla...non sono una pazza maniaca e non ho intenzione di farti più male di quanto tu possa sopportare ...per ora. Rilassati.
    
    Si china su di me e mi stampa sulla fronte un bacio lascivo, mi strizza sadicamente un capezzolo tra pollice ed indice e scompare di nuovo dalla mia visuale rimettendosi al lavoro tra le mie gambe.
    
    Distinguo il rumore come di un tubetto che, schiacciato, rilasci una sostanza appiccicosa, tipo una crema, subito dopo la punta delle sue dita accarezzarmi “la figa”, come la chiama lei, con lenti movimenti circolari, delicatamente. La sensazione di fresco mi conferma che sta applicandomi una qualche sorta di lubrificante, forse un gel. Ne spinge anche un poco dentro con la punta di un dito, poi lo ritrae. Sento di nuovo qualcosa premere sulla rosetta anale ma stavolta è qualcosa di duro e metallico, perché lo sento molto freddo. Poco a poco me lo fo scivolare dentro per una decina buona di centimetri, lo fa delicatamente e non mi provoca alcun ...
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