1. Eva


    Data: 01/05/2019, Categorie: Lesbo Autore: Hermann Morr, Fonte: EroticiRacconti

    L' Eden era, come si può immaginare, un vero paradiso, fatto di prati, alberi, colori, profumi.
    
    Eva camminava sola nell'erba, voleva fare un bagno nel fiume, quel fiume caldo che attraversava il Giardino, e poco dopo esserne uscito si divideva in quattro rami.
    
    Ignara del bene e del male camminava nuda sotto un sole che non conosceva inverni, si toccava intanto il sesso ancora pulsante, pieno del seme di Adamo.
    
    L'aveva presa poco prima, da dietro, lei col sedere per aria e la faccia per terra, il terriccio che a ogni spinta incideva striature rosse sui suoi gomiti, il sudore che si raccoglieva sotto i seni, la sua voce che la accarezzava anche nella foga, tutto bellissimo, e il bagno nel fiume avrebbe prolungato il piacere.
    
    Si lasciò andare nella corrente, senza paura, morte e pericolo per lei non avevano significato.
    
    Il massaggio dell'acqua le ricordava ogni movimento, ogni minimo contatto tra la sua pelle e il corpo magnifico di Adamo, poco prima, e di nuovo sarebbe accaduto, era certa.
    
    Ma i suoi pensieri furono distratti da qualcosa di nuovo, una canzone, una voce femminile lontana, forse nel bosco oltre il fiume, ma chi poteva avere una tale voce ? Forse uno degli angeli ?
    
    Incuriosita seguì quel canto, si avvicinò cercandola, e infine la trovò.
    
    Era nello spiazzo dell'albero proibito, quello di cui non potevano mangiare i frutti.
    
    Era bellissima, femmina come lei, ma più alta, capelli rossi che la avvolgevano come una nube, senza però nascondere ...
    ... del tutto quella pelle bianca luminosa, la bocca piccola in proporzione agli occhi, e quei seni eretti.
    
    " Chi sei ? Un angelo ? Non ti ho mai vista qui. "
    
    " Sono una donna come te, puoi chiamarmi Lilith. Adamo non ti ha detto di me ? "
    
    " Ha detto che non eri più nel giardino, che lo hai lasciato solo.. " - rispose Eva con voce dubbiosa.
    
    Lilith si era avvicinata, gli occhi fissi in quelli di Eva come un serpente che sta per colpire, con naturalezza le aveva posato la mano sulla spalla ed era scesa in una carezza con le punte delle dita fino ai suoi grandi seni, come se Eva fosse sua, da sempre.
    
    " Sono tornata perchè volevo conoscerti. Sei bella, sai ? Sei come lui, hai la stessa bocca.. "
    
    Eva sentì le labbra di Lilith avvicinarsi alle sue, il suo alito profumato, poi il tocco. Le dita ancora scendevano.
    
    " Come con Adamo " - fu il suo ultimo pensiero prima di chiudere gli occhi e lasciarla entrare, la lingua, le dita, i capezzoli duri sulla sua carne morbida.
    
    Si sentì spingere contro un tronco, inchiodata, entrambe le sue labbra violate, da piccoli morsi, unghie appuntite, la sua lingua correva impazzita nella bocca di Lilith, ne succhiava la saliva, emise un gemito deluso quando la sentì allontanare.
    
    " Sono meglio io o Adamo ? "
    
    " Sei diversa, ma non so cosa sia più bello. Posso avervi tutti e due ? "
    
    Lilith per tutta risposta le prese la mano e la guidò all'entrata del suo anfratto, liscio, caldo, ma secco, poi si mise a succhiare i capezzoli, e ...
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