1. Fantasie avverate (seconda parte)


    Data: 01/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Tabù Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster

    Erano passate tre settimane da quando mia moglie Anna si era lasciata andare ad una delle mie voglie perverse (leggi “Mia Moglie Anna”); avevo sperato che una volta tornati a casa dal ristorante, mi avrebbe raccontato qualche dettaglio in più di quello che era successo, ma non fù così. Ogni volta che tornavo sull’argomento, mi diceva che non ne voleva parlare; per lei era stato un gioco realizzato dall’occasione del posto, dal vino e dagli ormoni che quel giorno aveva in subbuglio; ma non ne era pentita, anzi, gli era piaciuto tanto, soprattutto perché io sapevo e avevo ascoltato.
    
    Durante le nostre scopate successive, mi tornava in mente quello che era successo in quello spogliatoio con quel ragazzo e le mie accelerate nella penetrazione erano intense e forti; gli chiedevo sempre quando avremmo ripetuto una cosa del genere, ma lei mi diceva che non bisognava programmare niente, le cose dovevano accadere da sole.
    
    Si andava avanti tra lavoro, casa e uscite con gli amici, il tran tran di una normale vita di coppia; ci piaceva molto appartarci in macchina al ritorno da serate passate in qualche locale a ballare o a bere e complice i fumi dell’alcol, Anna perdeva tutte le inibizioni e si faceva scopare in tutti i modi e nei posti più strani, ma quello che adorava, era quando la portavo in campagne isolate e la prendevo a cosce aperte sul cofano della macchina, incitandomi a fotterla sempre più forte; non gli bastava mai. Quando uscivamo a cena con gli amici, le piaceva che ...
    ... la stuzzicavo con palpatine fugaci e di nascosto, mani sotto il tavolo che la masturbavano e quando fingevo un abbraccio da dietro facendogli sentire il mio cazzo in tiro; gli effetti di tutti questi preliminari, si finalizzavano in pompini fatti nei bagni dei locali o dei ristoranti, o da scopate fatte nel buio dei rispettivi parcheggi.
    
    Arrivò l’estate e decidemmo di passare una settimana in puglia, a Otranto; fu il primo anno che andavamo da soli, tutti gli altri anni eravamo andati sempre in comitiva, ma quell’anno per vari motivi, ogni coppia prese una destinazione diversa.
    
    Avevo capito che le mie voglie non dovevano stressare la mia Anna, più gli chiedevo di fare ”qualcosa di diverso” e più lei evitava il discorso o le fantasie.
    
    Fu il terzo giorno di vacanza che si accese una speranza; una festa danzante sulla spiaggia, tanti giovani che si divertivano a ballare e i cocktaill che davano il loro effetto; mi accorsi che Anna aveva alzato un pò il gomito e cominciava a ballare con tutti i ragazzi che si ritrovava davanti, ricordo ancora il suo vestitino rosso di cotone che finiva in una gonnellina corta e larga con frange ricamate e sotto lo slip nero del costume che ad ogni girata veniva fuori deliziando gli occhi di chi la osservava.
    
    Ben presto intorno a lei si fece un bel gruppetto di ragazzi che con la scusa di accompagnarla nel ballo, ne approfittavano per strusciarsi o provare a parlargli al di sopra del volume della musica.
    
    Io la osservavo da lontano, ...
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