1. Segreti svelati


    Data: 28/04/2019, Categorie: Etero Autore: Adele60, Fonte: EroticiRacconti

    Difficile dire perchè ho lasciato che tutto accadesse, ma l'ho fatto. Non solo. Continuo a farlo e ne sono molto soddisfatta.
    
    Sono sposata da anni, ho un figlio che va all'università; siamo una famiglia benestante e io non lavoro da tempo. Un matrimonio normale, fra alti e bassi. Poi è iniziata la mia doppia vita.
    
    Stavo finendo di fare la spesa al supermercato quando un signore anziano mi ha chiesto se avessi potuto aiutarlo a mettere le sue cose in auto.
    
    Era un tardo pomeriggio invernale, faceva già buio.
    
    Lo accompagnai alla sua auto, che rimaneva in fondo al parcheggio; aprì la portiera e mentre mi piegai in avanti per mettere le sue sporte nel sedile posteriore lui mi spinse facendomi sbilanciare, tanto che mi appoggiai sui gomiti, lungo il sedile.
    
    Fu una frazione di secondo.
    
    In pratica ero piegata a 90 con i piedi per terra ed il corpo a metà dentro l'auto.
    
    Non arrivai nè a pensare nè a parlare che mi sollevò cappotto e giacca e le sue mani si erano già insinuate al di sotto degli slip e mi stavano frugando, ruvide e pesanti, nell'intimo.
    
    Avevo il respiro affannato, mentre lui mi parlava ed esplorava.
    
    Mi diceva che le belle signore come me avevano tutte pensieri sporchi che non osavano esprimere; la mia eleganza non nascondeva la puttana che lui sapeva io fossi e che ci avrebbe pensato lui a farmi comprendere bene la mia natura.
    
    Io ero già completamente bagnata, le sue dita stavano già scivolando dentro e fuori la mia figa completamente ...
    ... aperta e fradicia.
    
    Vi giuro che non avevo mai tradito mio marito, pensavo di essere una donna di buoni principi morali, ma mi lasciai fare, in preda a un'eccitazione che non conoscevo.
    
    Non pensai nemmeno che avrebbero potuto vederci.
    
    Quando le sue palpazioni mi produssero l'orgasmo lui mi spinse ulteriormente dentro l'auto, mi disse di compormi e mi chiuse dentro.
    
    Salì al posto di guida e partimmo verso non immaginavo quale posto.
    
    Mentre guidava mi ordinò di spogliarmi ed io obbedìì senza esitazioni. Dentro di me dicevo che ero pazza, che non ero in me, ma il calore che sentivo fra le gambe mi sconvolgeva.
    
    Era forse più vicino ai 70 anni, tarchiato e dall'aspetto dimesso, ma vedevo i suoi occhi nello specchietto: brillavano di eccitazione, le sue labbra sottili erano dischiuse in un ghigno quasi satanico.
    
    Avrei dovuto avere paura mentre ero solo sempre più eccitata.
    
    Il freddo aveva indurito i capezzoli a tale punto da fare male.
    
    Lui fermò l'auto fra i filari di un frutteto, non eravamo lontani dal paese. Venne a sedersi al mio fianco e cominciò a limonarmi, usando la lingua anche per leccarmi il viso, per poi scendere a mordere con una certa foga le tette. Mi chiamava Signora Puttana e io mi abbandonavo alla sua bocca e alle sue mani che colavano dei miei umori.
    
    All'ennesimo orgasmo si allontanò da me per aprirsi i pantaloni e tirare fuori il cazzo. Dall'odore era evidente che non si lavava da un pò, ebbi un moto di repulsione ma lui mi prese la testa ...
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