1. L'harem dello sceicco - capitolo 2


    Data: 28/04/2019, Categorie: Etero Autore: Koss99, Fonte: Annunci69

    Il giorno dopo scoprii che scappare da quel posto era impossibile. Due nubiane, anche le nere del giorno prima lo erano, nella loro tradizionale divisa che poteva variare solo per qualche particolare, vennero a prenderci. Mani dietro la schiena e fummo ammanettate, volevo evitare un altro pugno e non mi opposi, Marianne faceva quello che vedeva fare a me. Uscimmo dalla cella e quindi dalla grotta. La grotta si trovava ai piedi di una collinetta non più alta di cinquanta metri, sulla collinetta ed intorno ad essa c'era una bassa vegetazione di arbusti ed alberelli; poi c'era qualche palma, alcune erano anche molto alte. Se io provai vergogna ad andare in giro nuda, Marianne invece era terrorizzata. Dopo cento metri di vegetazione uscimmo nel deserto. Di fronte a noi c'era solo sabbia ed un sole accecante. Non andammo nel deserto, piegammo a sinistra e costeggiammo l'oasi aggirando la collinetta, quindi rientrammo tra la vegetazione percorrendo un altro sentiero. Procedevamo in fila indiana, le guardie erano una in testa ed una in coda, io ero la seconda. Camminavamo a passo svelto. Ad un tratto mentre sulla sinistra rimaneva la vegetazione sulla destra si aprirono dei campi coltivati molto vasti.
    
    C'erano delle donne, una ventina stimai, che stavano lavorando e mi domandavo come potessero, il caldo era già forte ed erano ancora le prime ore dall'alba. Quelle donne coperte in ogni parte del loro corpo con larghi vestiti ci guardarono appena, un altro paio di nubiane ...
    ... sorvegliavano il loro lavoro. Oltre i campi, di nuovo tra le palme, c'era una costruzione bassa, lunga e stretta su cui si aprivano innumerevoli porte, ne contai una decina e come scoprii dopo ve ne erano altrettante sul retro. Si trattava di una costruzione in parte in muratura ed in parte fatta di canne ed arbusti, erano le abitazioni delle contadine, non vidi nessun uomo al lavoro, in effetti nell'oasi di uomini non ve ne erano. Tranne quando, come scoprii dopo, quando c’era lo sceicco ed eventuali suoi ospiti.
    
    Accanto alla costruzione c'erano anche dei recinti con dentro degli animali, non vedevo bene, il sole mi accecava, ma si trattava di pecore, capre, galline e qualche altro animale da cortile. Chi sa cosa coltivano pensai. Costeggiammo i campi e ritornammo tra la vegetazione che ora era davvero rigogliosa. Attraversammo un ponticello in legno, sotto scorreva acqua e di fronte a noi, gradevole sorpresa, c'era uno stagno di dimensioni rispettabili, era lungo un centinaio di metri e nel punto più largo misurava circa cinquanta metri. C'erano canneti e spiaggette lungo tutto il perimetro. L'acqua era abbastanza limpida. Noi arrivammo a circa metà della sua lunghezza e di fronte a noi c'erano due sentieri uno che andava a destra ed uno che andava a sinistra. Prendemmo quello di destra camminando lungo la riva dello stagno, lì dove questo terminava c'erano tre diverse costruzioni ben distanziate l'una dall'altra. Una molto grande a due piani e due più piccole ad un piano. Qui ...
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