1. Prego, s’accomodi pure


    Data: 27/04/2019, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ‘Ora spetta a lei’ – annunciò la voce nitida e squillante della gaia e gioiosa aiutante, facendole sollevare d’improvviso gli occhi dalla rivista dei personaggi famosi di grosso calibro che stava scrupolosamente squadrando incuriosita.
    
    Le piaceva davvero quel laboratorio odontoiatrico, perché lì dentro erano sempre abbastanza puntuali, il medico era un bell’uomo sui cinquant’anni dai modi affabili e cortesi, tuttavia la cosa fondamentale era per la lineare ragione che si trovava ad appena due livelli più in basso dal suo appartamento. La vicenda sennonché si era rivelata fruttuosa, utile e vantaggiosa in molti casi, in special modo come oggi. Carlo le aveva sollecitato d’andare a spasso sul litorale, in quanto essendo al quinto ritrovo quasi certamente questa volta si sarebbe apertamente dichiarato esponendosi, forse compromettendosi.
    
    Lei aveva gradito molto il suo corteggiamento, lei altrettanto per il fatto d’aver compiuto le faccende un po’ all’antica, a dire il vero con quei metodi oggigiorno superati, malgrado ciò sapeva molto bene che da splendida trentacinquenne qual era, stasera si sarebbe potuta rilassare un po’ facendosi trasportare da questa fresca, inaspettata e nuova passione. Il programma in questione era alquanto semplice, giacché essendo già pronta per uscire rimaneva il solo intoppo di quel piccolo ritocco da eseguire dall’odontoiatra, per poi venire giù da quel palazzo e salire in ultimo sull’automobile di Carlo che sarebbe arrivato là di sotto a ...
    ... riprenderla. Lei si fece trovare all’appuntamento con un vestito comodo ma provocante, per il fatto che era grazioso e proporzionato sentirselo addosso.
    
    ‘Buongiorno signora, spetta a lei, venga pure’ – le annunciò cordialmente l’assistente dello studio odontoiatrico sui venticinque anni d’età, allietandola piacevolmente con quel viso magnifico da bimba graziosa con la più tradizionale delle divise bianche.
    
    Nel frattempo che varcava la soglia le ritornò in mente quel rotocalco zeppo d’immagini e di ritratti di quei celebri protagonisti del mondo della moda e dello spettacolo, con l’addome piuttosto pronunciato intenti ad amoreggiare civettando con fanciulle in fiore suppergiù sui vent’anni, fin tanto che bruscamente si ripresentò alla memoria un dialogo di qualche giorno precedente avvenuto con alcuni suoi amici. In quell’occasione, in effetti, lei si era abbondantemente lasciata andare bevendo, si era discusso peraltro ridendo di tanti argomenti e di svariate questioni piccanti, d’ambizioni, di desideri, di rivendicazioni, perfino d’assilli e di paure che l’immaginario complessivo generico addossa e attribuisce al mondo femminile, per esempio nel farlo con uno sconosciuto, magari d’essere agguantate con la forza, poi adesso rimaneva quell’immancabile poltrona dell’odontoiatra, dal momento che lei aveva già pronto un commento divertito ma scettico, giacché lo riteneva un frangente un po’ troppo comune e alquanto mediocre e scadente. Provò sennonché a immaginare come sarebbe ...
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