1. Sentirsi femmina


    Data: 26/04/2019, Categorie: Trans Autore: angietrav, Fonte: Annunci69

    Ho sempre detto che quando sono Angie il mio orgasmo è vedere e sentire il maschio che ha un orgasmo grazie alle mie attenzioni, alla mia femminilità, all’uso che lui fa del mio corpo … a sua disposizione. Però, prima di arrivare a questo, mi piacciono i preliminari, mi piace che sia il maschio che prende l'iniziativa.
    
    Con gli anni ho imparato a curare meglio che posso la mia femminilità: totalmente depilata, solo un triangolo di peluria tagliata corta sopra il pube con la punta rivolta in basso verso il clitoride dormiente. Prima dell’appuntamento mi preparo con cura, mi lavo dentro e fuori, crema dappertutto, ho imparato a truccarmi con eleganza, senza eccedere, mi piace vedere i miei occhi grandi, le labbra carnose rosso corallo, rosse come le unghie di mani e piedi smaltate con cura, parrucca castano chiaro a caschetto. Indosso di solito un vestitino corto e leggero con spalline fini e sotto un mini tanga, oppure un tubino nero elasticizzato senza spalle, autoreggenti di preferenza trasparenti e setate oppure nere fumée. Preferisco le scarpe classiche decolleté nere o rosse senza eccedere nel tacco, 10 cm sono sufficienti per sentirmi attraente ed elegante. Poi un braccialetto ed una collanina dorati e profumo un po’ forte di tipo orientale.
    
    Mi piacciono gli uomini etero, gentili però decisi, che sanno apprezzare la femminilità particolare di una trav come me.
    
    Suonano al citofono, “sono io…”, apro, sento lo scatto del portone, attendo alla porta socchiusa. E' ...
    ... lui, il mio uomo elegante e virile: sussurro “ciao caro, buonasera, ti stavo aspettando ansiosa …”.
    
    Mi eccito subito quando mi fa i complimenti e mi guarda camminare sculettante verso il salotto, non può fare a meno di toccarmi il culo: le sue mani fredde mi fanno avvampare di emozione.
    
    Lo invito a sedersi, servo due calici di vino bianco fresco e mi siedo davanti a lui, all’altro lato del tavolinetto. Parliamo un po’, fumo una sigaretta, accavallo le gambe, mi eccita la sensazione vellutata delle calze che strusciano tra di loro costringendo il clitoride a impiccolirsi e sparire come se non ci fosse.
    
    Dopo un po’ succede quel che aspettavo, lui non resiste, mi guarda intensamente negli occhi mentre fumo, mi dice che lo eccito, le sue dita si intrecciano con le mie e la sua mano carezza il mio braccio, corre su verso le spalle, ma sono troppo lontana all’altro capo del tavolinetto del tinello. Allora gentilmente mi tira verso di se invitandomi ad alzarmi, lui resta seduto ed io sono adesso in piedi al suo lato. Le sue mani corrono leggere carezzando le gambe dal basso verso l’alto, scivolano sulle calze, tremo dall’emozione quando le mani fredde passano dalla calza alla coscia nuda e poi lentamente mi sfilano il tanga lasciandolo cadere. Adesso non parliamo più, solo sospiri ansiosi, soprattutto i miei: lui gode a sentire e guardare la mia emozione. Mi sento femmina!
    
    Adesso le sue dita mi carezzano il culo e si insinuano nella figa anale, umida, lubrificata, entrano ...
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