1. Tracy


    Data: 24/04/2019, Categorie: Etero Autore: masaraj, Fonte: Annunci69

    Come al solito dopo tre ore di riunione la noia ha preso il sopravvento sulla maggior parte dei partecipanti, ed io non faccio eccezione, l’abbiocco è in agguato. Cerco di tenere viva la mia attenzione scarabocchiando sul blocco che ho davanti. Finalmente il mio interesse si riaccende quando il direttore della mia divisione prende la parola e spiega agli astanti che presso la nostra filiale Statunitense si è presentata un’emergenza. Il progetto su cui stanno lavorando si è bloccato per le dimissioni improvvise, improrogabili e immediate dell’unica risorsa che lo stava portando avanti. Urge trovare entro pochi giorni qualcuno che prenda un aereo e si rechi presso la nostra sede d’oltreoceano e si dia da fare per portare a termine il lavoro rimasto in sospeso giusto il tempo necessario ad assumere un sostituto.
    
    Del mio reparto sono il più papabile in quanto ho parzialmente collaborato col collega, ormai ex, al progetto in questione, e ho quasi terminato il mio per il quale rimangono solo dei dettagli che posso gestire tranquillamente anche da un ufficio americano. Mi ritrovo, così, investito della trasferta fuori programma ma che non disdegno, cambiare aria ogni tanto fa bene, poi tutto è a carico della compagnia, auto, hotel, telefono per quindici giorni da passare in USA.
    
    Arrivo di notte e ho qualche difficoltà a trovare il mio hotel, l’auto prenotata, sebbene richiesta con navigatore mi è stata consegnata senza e così devo affidarmi alla cartina gentilmente fornitami ...
    ... in aeroporto dalla compagnia di noleggio. Alla fine lo trovo, era nascosto dietro un ristorante davanti al quale sono passato e ripassato almeno quattro volte. Prendo possesso della mia camera e punto un paio di sveglie prima di abbandonarmi al meritato riposo ma solo dopo che una doccia ristoratrice si è portata via una parte del peso accumulato nelle quindici ore, tra voli e scali, spese per il viaggio.
    
    La prima suoneria mi riporta alla realtà ma mi sembra di avere chiuso gli occhi solo da pochi minuti, quando la seconda attacca mi faccio violenza e metto le gambe fuori dal letto, qualche minuto per prendere possesso delle facoltà minime che mi consentono di posizionarmi sotto la doccia e che la giornata abbia inizio.
    
    Arrivo presso la sede Americana della mia compagnia in perfetto orario. Ad accogliermi, dietro il bancone della reception c’è Sandy, giunonica e sorridente, sui quaranta, con due notevoli bocce strizzate dentro un reggiseno push up a sua volta fasciato dalla maglia attillata provvista di un generoso décolleté, il suo nome è serigrafato sulla targhetta appuntata sulla sua tetta destra.
    
    - “Sono Carlo (taldeitali) “ - mi presento.
    
    - “Ben arrivato! Scott ti sta aspettando. “ – mi informa, mentre sulla tastiera del telefono digita il numero del mio collega yankee con cui devo incontrarmi.
    
    La giornata passa abbastanza velocemente. Torno in hotel dopo avere mangiato qualcosa e fatto quattro passi digestivi. La doccia mi restituisce un po’ di vigore ma ...
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