1. Incesti familiari


    Data: 24/04/2019, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: cd1948, Fonte: RaccontiMilu

    Zia e Cugina.
    
    Capitolo 1 ‘ Dobbiamo convivere
    
    Mi chiamo Piero. Ora ho 55 anni, ma quello che voglio raccontare &egrave quello che mi accadde quando ero un ragazzo.
    
    Quando avevo 17 anni abitavo con i miei genitori in una bella casa in una città di mare del nord. Mio padre era un industriale e mia madre casalinga. Io era un discreto ragazzo, circa 1,80, biondo con gli occhi verdi, sportivo ma non troppo. Frequentavo il liceo e quell’anno avevo finito la IV.
    
    Nella stessa città abitava la sorella di mio padre, Marina, alquanto più giovane di lui. Una bella donna, alta, magra, capelli castani, occhi nocciola, una terza di seno ed un bel culo, non grande ma bello sodo. Da un suo sbaglio all’età di 16 anni, era nata mia cugina, Patrizia, che ha un anno meno di me. Capelli rossi, occhi azzurri, un po’ più bassa di sua madre, all’epoca le sue tettine erano acerbe ma aveva un bellissimo culetto duro come il marmo. Mi zia era stata obbligata a sposarsi ma poi aveva divorziato e da allora viveva da sola con la figlia. Aveva un suo lavoro ed era indipendente.
    
    Da quando avevo avuto l’uso della ragione e gli ormoni in subbuglio, mia zia, appena 15 anni più di me, era stata al centro di tutte le mie fantasie sessuali, mentre con mia cugina, quando eravamo piccoli, avevamo giocato più volte al dottore, spogliandoci a vicenda e visitandoci. Ma appena crebbe un po’, sua madre iniziò a stare attenta che la faccenda finisse. Anche se ci eravamo spogliati parzialmente qualche ...
    ... volta, non eravamo mai arrivati al dunque.
    
    In quell’estate, mio padre dovette fare un viaggio di lavoro e ci andò con mia madre. Durante un trasferimento aereo, il suo aeroplano cadde e perirono tutti, compresi i miei genitori. Io fui affidato alla custodia di mia zia, gli avvocati di mio padre vendettero la società ed io mi ritrovai solo ma con un discreto conto in banca.
    
    Noi tre, mia zia, mia cugina ed io, prendemmo la decisione di andare a vivere nella villa che era stata dei miei genitori ed ora era mia. Io avrei tenuto la mia stanza, mi zia quella dei miei genitori e mia cugina quella a fianco alla mia.
    
    Avere mia zia per casa mi faceva impazzire, cercavo di spiarla, cercavo di mettere mano al suo intimo, e mi segavo, anche varie volte al giorno. Un paio di volte ero riuscito a vederla nuda farsi la doccia, qualche altra in camicia da notte ma di solito lei stava attenta e vestiva in modo abbastanza castigato.
    
    Un giorno, da solo nella mia camera, pensando alle tette di mia zia, ero steso sul letto, nudo, e mi stavo facendo una lenta sega quando d’improvviso la porta si aprì. ‘Merda’, pensai, ‘mi sono dimenticato di chiudere a chiave’. Era mia zia che veniva a vedere se stavo studiando.
    
    Quando mi vide, rimase impalata sulla porta. Io non avevo nulla con cui coprirmi e rimasi lì, con i miei 18 cm di dura carne stretti in mano, rosso come un pomodoro. Lei non riusciva a togliere gli occhi dal mio cazzo.
    
    Lentamente, chiuse la porta, si avvicinò e si sedette sul ...
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