1. IL PILASTRO NERO (Storia vera)


    Data: 24/04/2019, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Voyeur Autore: LorenzoLotto, Fonte: RaccontiMilu

    L’emozione, che solitamente mi mette in carenza di ossigeno il cervello, in queste situazioni rende la serata ancora più calda.
    
    Fortunatamente, nel locale, grazie all’aria condizionata si respira. …
    
    Torno in questo privè dopo aver passato tutta la settimana senza ‘battere chiodo’ e con una fottuta voglia di scaricarmi i coglioni
    
    Lascio il soprabito all’ingresso ed entro nel primo ambiente: la discoteca.
    
    Poche persone stasera. E la musica, come sempre non è di quelle trascinanti.
    
    “Ma tanto – penso – mica si viene qui per ballare” rido a voce alta e da solo.
    
    Da solo, ancora per poco, spero.
    
    Frequento questo privè già da qualche tempo e devo ammettere che ogni tanto riserva delle piacevoli sorprese,
    
    Mi sto guardando attorno cercando di intuire se c’è qualche coppia carina. Vorrei conoscerne una che non sia la solita coppia di attempatelli bori assatanati.
    
    Sto facendo queste considerazioni, quando vedo una ragazza al centro della sala, poggiata ad un pilastro rivestito di pelle nera. “Cazzo!” -penso- “questa qui fa davvero strabuzzare gli occhi. sembra capitata qui per caso”
    
    Mi stropiccio gli occhi e mi chiedo: “E’ un’apparizione? O una trovata dei proprietari, che hanno appositamente assoldato una professionista incaricata di tirare su il morale a noi, ciurma di individui ambigui?”
    
    O forse, no. Ho capito! è un manichino!
    
    “…No, un momento. Aspetta!” si muove. Altro che manichino!
    
    Mi sorride, anche.
    
    Forse ha visto il mio buffo gesto di ...
    ... fregarmi gli occhi per vederla meglio e ha intuito i miei pensieri.
    
    Ora capisco perché, nonostante il ritmo della musica, era immobile: un uomo la stava fotografando.
    
    Era in posa… e che posa! Braccio sinistro alzato; ginocchia piegate asimmetricamente; sorriso solare; la mano destra in atto di sollevare l’abitino oltre la metà della coscia. Tutto è un invito!
    
    Che graziosa maialina, deve essere. Timida ma temeraria. Slurp! Una passerina, tutta da gustare…
    
    E l’uomo? Sarà il suo uomo!? Bho?
    
    Ma chi se ne importa! Non posso esitare. Non voglio che svanisca.
    
    Perciò mi avvicino per capire quale siano le sue intenzioni per la serata.
    
    Ma vedo che è oggetto di interesse da parte di tutti i presenti e in particolare di un paio di singoli e una coppia, che si muovono verso di loro.
    
    Devo giocare d’anticipo; troppa folla li sta per attorniare.
    
    Ispirato dalla musica, mi avvicino rapidamente, le prendo la mano e la conduco al centro della pista…
    
    Lei sorride e prende a muoversi seguendo il ritmo. “Primo obiettivo raggiunto:..” penso, “…tolta dalla mischia”.
    
    “Alessandra!” dice a voce alta
    
    “Eh?”
    
    “E’ il mio nome: Alessandra!”
    
    “Ah… piacere. Marco. Scusa non si sente nulla con questo frastuono”.
    
    E con questa scusa mi avvicino ulteriormente.
    
    “Sei sola?” le chiedo
    
    “Con mio marito”. Si volta verso il suo uomo, che poi saprò chiamarsi Alessio. Lo saluta con la mano.
    
    Non so se sia uno di quei segnali in codice che adottano le coppie per mandarsi ...
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