1. Il Regno Oscuro - Capitolo 4


    Data: 23/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Menestrello00, Fonte: EroticiRacconti

    ... L’operazione durò non poco. Clotilde continuava ad allargare le sue labbra dosando bene la quantità di sperma da riversare nella bocca dell’altra. Quando ebbe finito l’eletta chiuse la bocca e ingoiò tutto, senza fare una piega.
    
    - Ahh! - pronunciò alla fine, come se si fosse dissetata - Ora va meglio e tu esci subito di qui
    
    Il ragazzo subito rimise il pene nei pantaloni e, ringraziando, uscì. Anya ora guardava Clotilde con uno sguardo che non presagiva nulla di buono. La stregona lo sapeva. Questa era stata una umiliazione per l’eletta, una umiliazione che avrebbe dovuto scontare lei. Sicuramente non era finito il suo lavoro di lingua per quella sera ma, anzi, sarebbe diventato ancora più insostenibile ciò che già normalmente l’eletta la costringeva a fare.
    
    - Già sai cosa devi fare vero? - le domandò infatti Anya - Sei fortunata, già mi sono molto eccitata guardandoti succhiare il cazzo di quel pisciasotto
    
    Clotilde senza protestare si inginocchiò ai piedi del letto e affondò subito le sue labbra sul clitoride di lei. Era davvero già molto bagnata, infatti subito le entrarono tre dita nella figa. Iniziò a leccargliela con la punta della lingua, per poi agira di piatto. Stuzzicava il clitoride mentre con le dita praticamente la scopava. Il sapore di Anya era ormai ben noto, ma quella sera si mescolava con lo sperma appena ricevuto. Gli umori della guerriera colavano copiosi tra le sue cosce, bagnando perfino le guance di Clotilde ogni volta che Anya stringeva le ...
    ... cosce. Improvvisamente sentì una mano stringerle i capelli, alla nuca. Con quella mano l’eletta iniziò a spingerla forte sopra il proprio sesso, facendole quasi mancare il fiato. A quella pressione si unì pochi secondi dopo quella delle cosce. Le sentì stringersi attorno alla sua faccia. Anya stava già venendo. Gli umori colarono ancora più copiosi.
    
    - Ahhhh - con un urlo liberatorio finalmente l’eletta raggiunse l’orgasmo. Clotilde, come ormai aveva bene imparato, tolse semplicemente le dita dal sesso di lei, ma continuò a leccarla. Si aspettava da un momento all’altro l’ordine di smetterla, oppure di essere malamente spinta via. Eppure passarono diversi secondi e ciò non accadde. Improvvisamente sentì uno strano sapore sulla lingua, ed un calore umido riversarsi sul suo volto. Anya le stava urinando in faccia, mentre ancora la stava leccando. Clotilde sentì l’urina scorrerle addosso il corpo nudo, lambirle i seni e gocciolare giù dai capezzoli. Non si era mai sentita così umiliata in vita sua, eppure non smise di leccarla. Non durò molto, ma alla stregona sembrò non finire mai. Quel sapore sulla lingua, quel calore sulla pelle. Il sorriso da porca e da maniaca sul volto di Anya, che la guardava soddisfatta. Quando ebbe finalmente finito la afferrò di nuovo per i capelli e le mosse la testa su e giù, in modo che la lingua passasse bene su tutto il suo sesso, come se la usasse per ripulirsi. Quindi, come al solito, le poggiò la pianta del piede sul volto e la scacciò via. La ...