1. LA COGNATA DI MIO CUGINO


    Data: 22/04/2019, Categorie: Etero Autore: bono, Fonte: RaccontiMilu

    LA COGNATA DI MIO CUGINO
    
    Un mio cugino vive in un’altra città della Sicilia, e di tanto in tanto viene a farci visita, si è sposato con una ragazza straniera ed ha due magnifici bambini, un mercoledì pomeriggio viene a trovarci, insieme a tutta la sua famigliola porta anche sua cognata Anna, una ragazza di 23 anni, alta circa 1.65, capelli neri a caschetto, occhi verdi, snella, quarta di seno e un bel sedere ben proporzionato al suo fisico dolce, sinuoso e sexy. Rimasero un po’ a casa mia, poi uscimmo un po’ ed io non perdevo mai le occasioni per osservare sempre più a fondo quella magnifica ragazza. La sera quando rientrammo discutemmo del matrimonio di un altro nostro parente in Sardegna e del fatto che loro volevano andare, ma non volevano lasciare sola Anna, anche perché si prevedeva di rimanere fuori quattro giorni. Mia madre disse che se voleva poteva rimanere da noi, visto che io non sarei andato al matrimonio perché dovevo lavorare, anche se in realtà, sarei potuto partire il giorno dopo, ma siccome mi scocciava dissi che avrei dovuto lavorare anche il giorno del matrimonio, si consigliarono un po’ tra di loro e alla fine Anna disse che andava bene.
    
    Il giorno della loro partenza, li accompagnai all’aeroporto, dove c’era pure mio cugino, appena tutti partirono rimasi da solo con Anna, andammo un po’ in giro per Catania, prendemmo un gelato approfondendo così la nostra conoscenza, mi disse che era piacevole stare con me, che gli stavo simpatico e lo stesso dissi ...
    ... io a lei, anche se nella mia testa iniziavo a ripetermi che scoparmela poteva essere ancora meglio. In serata rientrammo al paese, per comodità, mia madre aveva pensato bene che in quei giorni potevamo andare nella casa di campagna, così arrivati le feci visitare la casa e gli mostrai la sua stanza, la cui porta era di fronte alla mia; certo avrei potuto darle la stanza accanto o in fondo al corridoio, ma decisi per quella di fronte. Lei aveva portato con se poche cose, li sistemò in stanza poi andò a fare una doccia indossò un paio di pantaloncini di jeans e una maglietta e venne nel salone, dove io mi ero sdraiato nel divano a guardare la tv, si sedette nel divano e se ne stava in silenzio, dopo dissi:
    
    L: come va Anna, ti trovi bene o sei imbarazzata?
    
    A: mi trovo benissimo, certo l’ambiente è nuovo, ma penso che domattina andrà molto meglio.
    
    L: comunque non crearti problemi, fai come se fossi a casa tua, e se ti serve qualcosa, chiedi pure, del resto la mia stanza è di fronte alla tua!
    
    A: questo è ottimo.
    
    L: io domattina dovrò andare a lavoro, ma all’ora di pranzo sarò qui… tu sei libera di fare ciò che vuoi…
    
    A: ok… posso chiederti una cortesia?
    
    L: dimmi pure!
    
    A: potresti lasciare aperta la porta della tua stanza stasera? Sai mi sentirei più sicura.
    
    L: beh… veramente
    
    A: ho detto qualcosa di brutto?
    
    L: no … sai io la notte dormo nudo, non vorrei imbarazzarti… comunque se lo vuoi farò un sacrificio, metterò il pigiama.
    
    A: no dai non voglio ...
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