1. Privazioni e potere


    Data: 14/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Lirica, Sensazioni Autore: DeSade1972, Fonte: RaccontiMilu

    ... di quel gesto. Intanto stringo la cinghia; azione che esponenzialmente aumenta l’intensità del suo godere. Improvvisamente sento una campanella, è la giunta che ha deciso e sta per tornare in aula colma di aria casta e profana.
    
    Tutto intorno ci sono diversi oli su tela, probabilmente diversi sono dei Tintoretto e varie allegorie neoclassiche. Tutti mi osservano, tutti mi suggeriscono che il mio tempo sta per cedere. Mi sposto dietro di lei, rilasciando la cinghia per fare in fretta. Il suo verso è un puro orgasmo. Sento il cuore battere, l’adrenalina di chi è in colpa. Allento le cinghie che le tengono le gambe.
    
    Lei gira la testa mi guarda e svolta nuovamente il capo. Le sue gambe ora libere, si posizionano tese, come una delle muse dei quadri che ho attorno. La sua gamba sinistra si tende, l’altra rimane piegata sul ginocchio. La mia lingua si posa sul piede sinistro, e più velocemente risale la sua gamba fino al linguine.
    
    Qui la mia bocca ospita un umore dolciastro, netto, denso. Tutta la colpa inghiottita assieme. Lei sospira pesante e ...
    ... gioisce. Io mi tolgo la tunica, mi svesto in fretta e comincio un amplesso. Lei gode, io sono disperato dalla tentazione che ormai mi pervade. Il mio corpo è posato esattamente sul suo, i nostri odori combaciano, i nostri involucri di carne sono caldi e posati. Siamo un tutt’uno. La tortura di piacere ha fine solo quando invoco la volontà di essere legato.
    
    Quando le tuniche nere rientrano in quella fredda aula c’è sgomento, incredulità. Mi bloccano e mi legano assieme alla condannata, ci bloccano in modo che il nostro amplesso continui e legano più cinghie, più forti. Al loro stringere il nostro amplesso prosegue mentre maschere variopinte mi osservano senza espressione continuare a fottere la creatura. Ella ha diversi orgasmi che sento sensibilmente mentre bagnano il mio membro con umori zampillanti.
    
    Le maschere rimangono impassibili, ma la loro insistenza con le cinghie li tradisce. Ora anche loro sono fuorviati. La differenza tra me e loro è che io ho accolto la colpevolezza, loro si illudono di essere nell’ aura morale che il potere concede con fervore. 
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