1. Dopo anni finalmente ho avuto quello che volevo


    Data: 22/09/2017, Categorie: Trans Autore: evapetra, Fonte: Annunci69

    ... cena. Speravo di poterlo vedere ma, nello stesso tempo, temevo il bidone. Invece, verso le 23,30 mi ha scritto. Era libero e poteva venire. Gli ho dato l'indirizzo, ho preparato il lettino, ho messo l'intimo sotto la tuta e l'ho aspettato. Puntuale è arrivato, due parole di saluto, l'ho accompagnato nella camera con il lettino e gli ho detto di spogliarsi e sdraiarsi. Mi sono allontanato dalla camera, si è spogliato e l'ho sentito sdraiarsi, sono quindi entrato in camera ed era a pancia su, nudo. Il cazzo moscio prometteva bene. Ho subito però guardato i piedi. Eccoli, erano lì. Quei piedi visti anni prima e rimasti impressi nella mia testa, erano ora appoggiati sul mio lettino. Erano esattamente come li ricordavo, curati e con le perfette simmetrie. Ho iniziato il massaggio proprio da lì, dalla pianta, poi il tallone, le dita e il collo. Prima un piede poi l'altro muovendo le mie mani per sentire la loro forma e per farlo rilassare. Ogni tanto buttavo l'occhio sul pacco, mi sembrava più gonfio, barzotto, evidentemente gli piaceva. Ho poi massaggiato le gambe, soffermandomi sull'interno coscia, sì gli piaceva perché il cazzo si stava indurendo. Gli ho poi massaggiato il petto, la pancia e nuovamente le gambe. Il cazzo era duro e, massaggiando le gambe o il ventre, mi capitava di sfiorargielo. Ad un certo punto, mentre in fondo al lettino gli massaggiavo una gamba, ho sentito il suo piede sfiorarmi il pacco. Uno di quei piedi così impressi nella mia testa mi stava sfiorando ...
    ... il cazzo, procurandomi una eccitazione totale. Il segnale era arrivato, voleva andare oltre. Mi sono spostato per massaggiare nuovamente il petto e mi ha abbassato i pantaloni. Era arrivato il momento di proseguire il massaggio diversamente. Ho tolto la tuta rimanendo in intimo, la sua mano ha cercato il mio cazzo e lo ha preso in mano. Lo avevo durissimo e me lo stringeva nella sua mano. Mi sono chinato e ho preso il suo cazzo, di pietra, in bocca. Ha iniziato a godere mentre lo pompavo, scendevo fino alle palle e risalivo, leccando l'asta e sfiorando con la lingua la sua cappella. I suoi gemiti mi facevano capire che gli piaceva. Ha allargato le gambe facendomi capire cosa voleva. Ho iniziato a leccargli le palle, dure e gonfie, lui godeva. Ha alzato il ventre. Voleva altro. Voleva che gli leccassi il buchetto. La mia lingua ha iniziato a girare intorno al suo buco per poi entrare dentro il più possibile. I suoi gemiti erano sempre più profondi e il suo cazzo, chiuso nella mia mano, sempre più duro. Ma c'era una cosa in sospeso da anni. Sono andato in fondo al lettino e ho iniziato a leccargli i piedi,prima le dita, poi la pianta. Gli succhiavo l'alluce come se gli stessi facendo un pompino, lui ansimava. Quei piedi,dopo anni, erano lì, li stavo leccando. L'eccitazione mentale era altissima, aumentata dai suoi sospiri di piacere. Ci siamo poi spostati a letto, mi ha messo su di lui con il mio pacco sulla sua faccia, me lo toccava e leccava mentre io lo spompinavo a fondo, ...