1. Abbaglio o consistenza?


    Data: 18/04/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Come di frequente, non essendo una novità, il convoglio pure quest’oggi era in ritardo, io guardai lestamente l’orologio accorgendomi che erano le nove meno venti, dovevo affrettarmi perché alle nove e trenta avevo un appuntamento, dato che per mia indole personale disdegno fare tardi, in quanto è per me poco serio e professionale presentarsi tardando. Tanta gente a dire il vero si trovava in quella circostanza all’interno della stazione ad aspettare: turisti, impiegati, commessi, lavoratori, mamme con bambini, studenti, sennonché disponendomi con la gamba accavallata e il mento sulla mano, scrutai distrattamente e senz’interesse i vari soggetti che mi circondavano. Nessuno per la precisione attraeva la mia attenzione, niente mi lusingava, poiché erano tutte persone abitudinarie che come me pigliavano il mio stesso treno a quell’ora del giorno, giacché dopo un po’ di tempo s’impara in definitiva a riconoscerle. Nelle immediate adiacenze della sala d’attesa, invero, notai un adulto dalla faccia sufficientemente allettante, che sfogliava il quotidiano indossando impeccabilmente un classico vestito grigio, io non ero lontana da lui, in tal modo riuscivo a percepirne il suo profumo, peraltro aromatico, corposo e indiscutibilmente inebriante.
    
    Lui non aveva anelli al dito e questo mi fece inavvertitamente e inconsciamente sorridere, in tal modo come di consueto, la mia mente cominciò a volare fantasticando su quell’uomo e rapita dalle mie stesse fantasie non m’accorsi di ...
    ... fissarlo pur non vedendolo. Lui presumibilmente avvertiva su di sé l’occhiata di qualcheduno, perché girandosi casualmente incrociò alla fine i miei occhi. In quel frangente arrossii non solamente per essere stata sorpresa nell’esaminarlo, ma anche per il fascino della sua faccia e per l’inedita profondità del suo originale sguardo, in quanto aveva grandi occhi blu, le ciglia folte e un bel naso, in definitiva possedeva un fascino molto cingente e apprezzabilmente intrigante.
    
    Dopo qualche secondo ritornai a rivolgere lo sguardo nella sua direzione e lui si era nuovamente tuffato nel suo giornale esaminandolo con grande accuratezza. Era in particolare un bell’individuo, mai visto da queste parti, sfortunatamente però le mie fantasie furono interrotte dal fischio del treno in arrivo, a tal punto presi la mia valigetta e m’alzai. Meccanicamente lo ricercai con una persistente occhiata, a ogni buon conto stavolta non mi feci intimorire e rimanemmo così fissandoci per qualche secondo sorridendoci timorosamente a vicenda. Il suo sguardo era enormemente accattivante, assai incantatore e rispettabilmente magnetico, io abbassai lestamente la testa, quando m’accorsi che mi stavo nuovamente imbarazzando nel fissarmi in suddetta maniera. Salii sul treno e cercai un angolo riparato, per non rischiare d’essere completamente travolta dall’orda degli studenti, che al presente si dimenavano in modo rumoroso affollando speditamente le carrozze. Le porte si chiusero, avvertii ancora quel profumo, ...
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