1. Piccola confessione


    Data: 16/04/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: E.sys, Fonte: EroticiRacconti

    Scrivo perchè sento da un po' il bisogno quasi fisico di raccontare una cosa che mi è successa tempo fà e che ancora mi tormenta.
    
    Il mio nome non ve lo dico, tanto non vi serve, immaginatevi Monica se vi piace, l'èta è più o meno sui trenta.
    
    Due estati fà è nata mia figlia, la prima.
    
    Facevo atletica da ragazza, quindi per rimettermi in forma ho deciso di riprendere con la corsa.
    
    Dalle mie parti c'è una bella pineta a circa mezz'ora di macchina da casa mia, lungo il litorale.
    
    Le prime settimane tutto tranquillo.
    
    Vado li verso le dieci-undici del mattino, oppure nel pomeriggio verso le quattro.
    
    C'è gente, non tantissima, mi piace stare all'aria aperta.
    
    Un giorno, prima di salire in macchina, una ragazza mi ferma e mi chiede se ho da accedere.
    
    Parliamo un po' fumando assieme una sigaretta.
    
    Lei è bella, mora, con gli occhi chiarissimi.
    
    Dice che viene tutti i giorni.
    
    Ha un gran bel fisico, ben evidenziato dagli indumenti elasticizzati, ed effettivamente ricordo di averla già vista da lontano un paio di volte.
    
    Riconosco da come parla che è straniera, le chiedo di dove e come si chiama.
    
    Marika, dal Montenegro.
    
    Ci salutiamo.
    
    Passa qualche giorno, poi una mattina faccio tardi, arrivo in pineta che è quasi mezzogiorno.
    
    Non c'è quasi nessuno a quell'ora, fa caldissimo.
    
    Prendo a fare il mio solito giro, senza troppa energia, poi d'un tratto mi fermo perchè sento un lamento venire da un sentiero stretto che sembra sfociare in una ...
    ... radura.
    
    Mi avvicino, pensando che magari c'è qualcuno che è caduto e s'è fatto male.
    
    Individuo la fonte della voce, che ora mi sembra vagamente familiare.
    
    A fatica mi faccio largo nella fitta vegetazione ormai disseccata dalla calura estiva, fin quando non vedo un movimento di fronte a me.
    
    Nascosta dietro un cespuglio, appoggiata contro un'albero, c'è Marika.
    
    Ha i leggings calati alle ginocchia come pure le mutande.
    
    Un tipo, uno che pure avevo visto altre volte lì a correre, la tiene per i fianchi.
    
    Ha anche lui i suoi pantalocini calati alle ginocchia e se la sta scopando.
    
    Una cosa assurda.
    
    Lo stavano facendo così, all'aperto, in pieno giorno.
    
    Ci rimango una attimo, penso di andarmene, ma mi rendo conto che mi fà un certo effetto guardarli.
    
    Con mio marito sono la situazione è freddina da quando ho avuto la bambina...
    
    Sono tutti e due belli presi, mi nascodo meglio dietro un albero e li osservo per un po' pensando che in fondo non c'è niente di male a guardare.
    
    E' un tipo atletico lui, con delle belle cosce muscolose ed abbronzate, oltre che terribilmente pelose.
    
    La sta sbattendo fortissimo e non so come resista lei senza urlare.
    
    Gli sussurra invece, lo incita, i bei lineamenti delicati contratti dallo sforzo o dal piacere, non saprei dire.
    
    Si fermano.
    
    Lui è venuto, vedo che si sfila un presevativo bello carico e lo getta a terra.
    
    Lei si pulisce con una salviettina.
    
    Si dicono qualcosa, che non capisco, ansimano.
    
    In fretta ...
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