1. fascette da elettricista


    Data: 15/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: sexycri, Fonte: RaccontiMilu

    ... ci penso due volte. Mi siedo a cavalcioni su di lui. La gonnellina larga e svolazzante serve a questo. Basta che sposto la mutandina e sono pronta. Gli faccio sentire la mia eccitazione. Mi abbasso e gli apro i pantaloni. Gli tiro fuori il cazzo e comincio a fargli un pompino. Lecco tutto, me lo sbatto in faccia e mi do da fare come non mai. Lui seduto sulla sedia e io in ginocchio che glielo prendo in bocca. Sono troppo eccitata e mi voglio piena. Il cazzo in bocca non mi basta, voglio di più. Ho fame di sesso, &egrave una settimana che sono in astinenza e non ne posso più. Ho il fuoco dentro, e il cazzo di Lorenzo &egrave come un palo di legno secco da decenni pronto ad accendere ancora di più le fiamme che mi bruciano dentro. Mentre sono in ginocchio prendo una bottiglia di vino ancora tappata e me la infilo dietro. Non so resistere: &egrave troppo invitante con la sua forma affusolata che piano piano si allarga. Il collo &egrave sottile ma poi, spingo e dolorosamente, arrivo alla parte circolare più larga. Mi dilata all’inverosimile. Tengo ferma puntata la bottiglia con i piedi contro il mio culo e comincio a muovermi su e giù con tutto il corpo. Ho il palo di Lorenzo in gola e la bottiglia che mi apre. Vado avanti così. Ho un attimo di esitazione, ma decido per una spinta maggiore, urlo per il dolore e appena il mio sfintere cede, stringo i denti in un riflesso non controllato. Lorenzo urla: gli sto mordendo il cazzo e mi allontana con uno strattone. ‘ che cazzo fai?’ ...
    ... mi urla. La bottiglia esce spinta dai miei muscoli anali che ora non controllo più. Chiedo mille volta scusa e dico che &egrave stato un riflesso incondizionato. Sono in pena per lui. Mi tranquillizza ma dice che non ha più voglia di fare l’amore. Lo capisco, sono mortificata e insoddisfatta. Mi dice di andare a dormire e obbedisco senza dir nulla. Vado a farmi una doccia e cerco di soddisfarmi, ma sinceramente anche a me &egrave passata la voglia. Mentre sono di sopra sento Lorenzo che fa una telefonata. Quando viene a letto gli chiedo a chi e perché ha telefonato. Mi risponde che ha telefonato a George per lavoro ed &egrave molto evasivo. Gli chiedo ancora scusa e gli chiedo di perdonarmi.
    
    ‘domani ti perdonerò’ mi risponde, si gira e si mette a dormire. Lo abbraccio e mi addormento anche io.
    
    La mattinata passa tranquilla, vedo Lorenzo che va più volte in bagno a medicarsi il suo povero cazzo. Non dico niente. Dopo pranzo vado da lui e vorrei farmi perdonare. Lui mi guarda con un sorriso e guarda l’orologio. ‘ok ti perdono solo se farai quello che ti dico io’. Tutta entusiasta dico di si. Si alza e va a prendere una benda e me la mette. Mi ordina di stare seduta che lui torna subito. Sono un po’ agitata. Sento la porta di casa che si apre, sento i suoi passi sulla veranda, sento il furgone aprirsi e poco dopo il portellone che sbatte chiudendosi, sento i suoi passi avvicinarsi’.
    
    ‘lorenzo, cosa vuoi fare’
    
    ‘non preoccuparti, troia’ ok’.&egrave tutto ok mi dico
    
    ‘ ...