1. Gemma


    Data: 15/04/2019, Categorie: Etero Autore: fulgenzio, Fonte: RaccontiMilu

    Capitolo VIII
    
    L’auto si fermò in Rue Quatorze de julliet , davanti all’atéli&egraver di Madame Latour, dove le due donne erano attese per la prova del vestito da sera di Gemma.
    
    Marie Latour era la migliore sarta della città: aveva circa quarant’anni, una figura sinuosa, senza alcuna pinguedine, due mani nervose ed affusolate ed un volto volitivo cui due belle labbra sottili , un naso dritto e due occhi nocciola conferivano un non so che d’accattivante e misterioso. Era rimasta vedova in giovane età, essendosi sposata prestissimo e da allora non aveva voluto più sposarsi, rifiutando le molte profferte maschili che la sua bellezza raffinata e discreta le avevano procurato. Le malelingue insinuavano che avesse deciso in tal senso, per punirsi della fine prematura del marito prodotta da uno smodato appetito sessuale. Ma erano soltanto voci di gente malevola ed invidiosa della riservatezza cui era ispirata la vita di Marie.
    
    C’era anche chi insinuava ch’ella fosse dedita ai riti del Tiaso e di Saffo, senza, però, che nulla di concreto si sapesse a riguardo. Fatto sta che Madame Latour, s’era creata in poco tempo una clientela invidiabile e conducesse, per conseguenza, un tenore di vita agiato. Questa era la donna che accolse Augusta e Gemma , non senza sorpresa: ‘ Marchesa non l’aspettavo, m’aveva detto d’aver un impegno’ ‘ci siamo liberate prima del previsto. Spero non le spiaccia che sia presente’.
    
    ‘ Spiacermi, ma che dice, sono felice abbia potuto venire. Lei sa ...
    ... quanto tengo alla sua persona ed al suo giudizio.’ .La Marchesa sorrise compiaciuta e guardò significativamente la Latour che ricambiò lo sguardo, quasi fosse un cenno d’intesa. ‘Ma vi prego, andiamo di là , staremo più comode, disse la sarta, il vestito &egrave quasi pronto, lo vuole indossare, per favore?’ ‘Certamente, rispose Gemma, dove mi spoglio?’ ‘anche qui, disse Marie, tanto siamo tra donne’. La giovane non ebbe nulla in contrario e, aiutata da lei, rimase in sottoveste assai corto.
    
    La Latour andò dietro un paravento , tornò recando sulle braccia il vestito cremisi che porse alla giovane perché lo indossasse. L’operazione , con l’aiuto sapiente dell’operatrice, fu di breve durata, dopodiché tutte poterono ammirare la silouette di Gemma fasciata nel tessuto ben modellato. ‘Pare vada bene’ disse Augusta avvicinandosi alla nipote , davanti al grande specchio; ma la sarta, accostatasi per aggiustare le pieghe sul ventre , ‘deve essere più morbido , interloquì, &egrave cosa di poco conto ma desidero sia perfetto’. Così dicendo , con la forbice, tagliò le cuciture che trattenevano il tessuto e con le mani abili ed esperte, drappeggiò la stoffa nella maniera voluta e la mostrò alla Marchesa . ‘Mi sembra debba essere morbido a questo punto.’ ‘ Si, rispose ella, non trovi piccola?’ ‘Sicuro,zia, &egrave proprio un bel vestito. Complimenti, Madame, voi conoscete la natura femminile e sapete bene come assecondare le nostre piccole vanità.’ ‘ Voi mi confondete, non ho fatto altro ...
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