1. Immaginare la realtà?


    Data: 15/04/2019, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Autore: IceDemon, Fonte: RaccontiMilu

    ... dentro ne tanto meno freddo ma un brivido mi corre lungo la schiena. Hai visto la mia immagine. Ed ora? Perch&egrave non scrivi? Mi vuoi davvero lasciare sulle spine?
    
    Eccitata, con il vestitino tirato su quasi da vedere il perizoma, i capezzoli che tendono la stoffa del vestito… ti prego scrivi, dammi un ordine… batte forte il cuore e l’attesa mi pare infinita fino a che compare quel “sta scrivendo” che mi fa sospirare.
    
    Leggo e la prima cosa che sento salire &egrave il nervoso. Ma come??? Ho eseguito tutto alla lettera, alla perfezione e non ti va bene?
    
    Sbuffo, ringraziando il cielo che tu non mi possa vedere, o forse lo dovrei maledire. Perch&egrave se fossi qui sarei già rovesciata sulle tue ginocchia con la tua mano che mi punisce per l’impudenza. Al pensiero gli incisivi si conficcano nel labbro inferiore, la destra va alla ricerca della cerniera che ho sul retro dell’abito per abbassarla quanto basta da poter arricciare la stoffa dell’abito e portarla a fil di capezzolo. Non ho dei seni enormi, una terza, ma la stoffa stretta li comprime così tanto da farli risaltare sul petto come due bocce enormi. Alzo ancora di più l’orlo della gonna. Ora si che riuscirai ad intravedere il “bottiglia” del perizoma. Scatto la foto ed invio. Ora sarai soddisfatto? Mi rispondi di si, e di riflesso sorrido. Leggo il tuo nuovo messaggio. So quale spugna vuoi, quella gialla e verde che uso per i piatti. Vado in cucina, incrociando le gambe mentre cammino, sculettando, lasciando ...
    ... che l’abito salga, petto infuori, capezzoli duri come marmo e la mia figa che vibra ad ogni ticchettio prodotto dalle decolt&egrave. Arrivo a destinazione, apro l’anta del pensile e mi chino, culo all’aria, con il perizoma che incapace di contenere il mio sesso gonfio di piacere inespresso se ne lascia sfuggire una parte. L’elastico mi si infila tra le labbra, facendomi gemere. Vorrei che fossi dietro di me a gustarti la scena, a vedere cosa sei in grado di farmi senza nemmeno toccarmi. Prendo una spugna nuova dalla confezione, mi rialzo e scosciata ed eccitata torno al pc.
    
    So esattamente cosa fare, mi hai già istruita una volta. Abbasso il vestito, tanto che lo scollo va a posizionarsi sotto i seni fungendo da balconcino. Schizzano dritti verso lo schermo, verso di te, con i capezzoli turgidi ed ancora lievemente arrossati per i pizzicotti di poco prima. Mi lecco le labbra ed inizio a lavorare sul sinistro. Appoggio la parte verde ruvida ed inizio a girare attorno al capezzolo. Il primo &egrave leggero, così come il secondo, dal terzo aumento la pressione sempre di più. Più sfrega e più sento la circolazione ravvivarsi, la pelle arrossarsi ed il mio sesso pulsare. L’aria che al mio seno pare improvvisamente più fresca me lo fa rizzare come non mai. Passo al seno destro a cui riservo il medesimo trattamento. Brucia da morire ma allo stesso tempo, godo senza ritegno perdendo qua e là qualche mugolio. Scatto una foto appena concluso inviandotela con una sola parola .
    
    Non ...