1. Fragore e tempra


    Data: 13/11/2017, Categorie: Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... curiosità me che m’assale. Da quanto tempo sei stata così?’.
    
    ‘In realtà lo sono sempre stata, perfino allorquando tu non eseguivi nulla’.
    
    ‘Io in quell’epoca schiattavo per te’.
    
    ‘Non era necessario, quanto eri stolta e zuccona’.
    
    ‘Attualmente, invece? Raccontami del presente?’.
    
    ‘Al momento mi fa compagnia Licia, adoro lei’.
    
    Quest’ultimo era precisamente il nome invocato prima. Che cosa s’attendeva da me in definitiva?
    
    ‘Spiegami una cosa Priscilla? Per quale ragione sei qua?’.
    
    ‘Il concetto &egrave molto semplice, perché t’ho scelto liberamente e volutamente’.
    
    Lei &egrave affidabile, convinta e leale, risoluta come di frequente, perché me lo dichiara con un’invitante disinvoltura, con una lusinghevole franchezza, mostrandomi lo stratagemma della sua lingua in movimento.
    
    ‘Di’ un po’ Priscilla, questa graziosa Licia verrebbe dal tuo privato paradiso’.
    
    ‘Attendi un istante’ – mi fa lei cenno, durante il tempo in cui risponde al telefono.
    
    Al momento parlotta al telefonino un po’ sottovoce ma leggermente ridendo, ripete rapidamente il mio indirizzo, in aggiunta a ciò riporta la frase fa’ in fretta amore. Licia avrà suppergiù vent’anni, forse neppure, ha la capigliatura multicolore, come al giorno d’oggi le ragazze portano e si tingono, ha gli occhi verdi, &egrave veramente graziosa in volto, veste con i jeans strappati e le scarpe ginniche, ha una fica pelosissima con una bella striscia larga di pelo che ti fa arrappare, peraltro deliziosa e mielosa ...
    ... tutta da leccare. Dopo che finisce di rivelarmi queste infervoranti notizie, improvvisamente si scaglia sul canap&egrave e mi bacia sulla bocca. Al momento siamo svestite, lascivamente austere e disadorne, ci lecchiamo a vicenda le tette, ci mordiamo i capezzoli, ci frughiamo vicendevolmente la fica. Ogni movimento &egrave disordinato e lento, un recitare senza regia, atti che paiono inventati in quel momento, sembrano bellezze inquiete, che inducono a maledire la virtù e sguardi maliziosi da far benedire il peccato. Gareggiamo all’amore senza tralasciare niente, perché pure le interruzioni sono carnalità dentro quegli occhi ingordi e sudici di slancio, perché perfino i baci innocenti si pitturano di rossiccio. In questo modo ogni detonazione di beatitudine &egrave un’evoluzione di quanto già avvenuto, che si rigenera riproponendosi sempre più nuovo, sovente più intenso, maggiormente incantatore, fino a quando Priscilla m’invia un velato comunicato:
    
    ‘Vorrai scherzare? Questo &egrave nulla’.
    
    ‘Molto bene, allorquando verrà il meglio?’.
    
    Nel frattempo che Priscilla mi formula commentando le sue inedite, lascive e peccaminose stravaganze il bubbolo trilla, Licia &egrave già arrivata, lei va immediatamente ad aprirle abbracciandola e baciandola. Appena varca la soglia scaraventa lo zaino sulla mensola e si dirige verso la stanza del bagno, ambedue ci squadriamo facendoci vicendevolmente l’occhiolino. Poco dopo Licia &egrave in mezzo a noi, subito dopo Priscilla mi comunica ...