1. Cameratismo in caserma


    Data: 12/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Jesus, Fonte: EroticiRacconti

    Quando decisi di entrare nell'Arma, certo non immaginavo le immense soddisfazioni che questa mi avrebbe offerto. Non mi riferisco solo al lato strettamente professionale...
    
    Giunto in caserma, fui accolto con molto calore da Giovanni, un bel ragazzo moro e simpatico. Fin da subito tra noi nacque una bella amicizia, e il mio carattere un po' introverso e timido risultava essere perfettamente bilanciato col suo, più focoso e aperto. Giovanni però non era l'unico a piacermi. Con lui c'erano anche Filippo, detto Big Jim, un vero colosso tutto muscoli, nonché il più grande di età fra tutti noi; Enrico, noto per essere il playboy della compagnia, biondo e con fantastici occhi azzurri, e Marco, migliore amico di Enrico, anche lui un bel ragazzo, castano e fisicato.
    
    I primi mesi in caserma non furono niente di ché; l'eccezione era la mia amicizia con Giovanni, con cui la sera ci divertivamo ad andare a rimorchiare nei pub. Nel tempo di libertà che ci veniva concesso non esitavamo a recarci all'Ics, il pub più noto della città; nelle nostre scorribande non mancava mai la birra, e spesso tornavamo in caserma un po' brilli. Ad ogni uscita Enrico rimorchiava una, maledetto lui. In quel periodo, quando compresi che non disdegnavo affatto il cazzo, mi sarei fatto sbattere volentieri da lui, ma ahimè non ho la figa. Il che non costituì affatto un problema...
    
    Una di quelle notti brave, uscendo dall'Ics, il clima si fece particolarmente bollente, e non stavo più nella pelle di ...
    ... combinare qualcosa.
    
    Come al solito, io stavo vicino a Giovanni, mentre Enrico, Filippo e Marco cantavano e urlavano, facendo un baccano maledetto. All'improvviso, Filippo dice che deve pisciare, così si volta, si avvicina al bordo della strada, fortunatamente deserta, e inizia a farla davanti a noi.
    
    -Frocetti, guardate che cazzone qui!
    
    Tutti ridevano e scherzavano, mentre io ero in un altro mondo. Quel colosso aveva davvero una cazzo enorme!
    
    Anche Marco si mise a pisciare, e nel mentre simulava una sega a Filippo, a un passo dal coma etilico.
    
    Tornammo in caserma, molto lentamente, con Giovanni che rimproverava gli altri per aver bevuto troppo, e io che cercavo in qualche modo di far sì che si reggessero in piedi.
    
    Giunti a destinazione, tirammo tutti un sospiro di sollievo. Gli altri erano in servizio, e la caserma era tutta per noi.
    
    Enrico vomitò nel wc, mentre Filippo sbraitava steso sul letto.
    
    -Dai Stè (Stefano sono io), vieni qui e fammi una pompa!
    
    -Nemmeno se mi paghi ti succhio il pisellino che ti ritrovi.
    
    Sapevo che dicendo così l'avrei provocato e speravo che rispondesse.
    
    -Se pensi che abbia il pisellino, vieni qui a toccarlo.
    
    -Filippo, sei ubriaco, non dureresti nemmeno un minuto.
    
    Giovanni prese "le mie difese" e scoppiammo a ridere. In quel momento dal bagno uscì Enrico che si era ripreso un po'. Era in boxer. Ma non boxer normali: boxer bianchi. Come piacciono a me. La forma del cazzo era perfettamente delineata, e a guardarlo mi ...
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