1. Gli stivali di camilla


    Data: 08/04/2019, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: Elena78, Fonte: RaccontiMilu

    ... mano destra della ragazza, la avvicina fino a farglielo toccare. Lei è insicura, leggera, con quelle dita piccole e affusolate. ‘Quante volte te lo devo ripetere? Stringi’ La mano si serra sul pene rigido e come addestrata inizia ad agitarsi per tutta la sua lunghezza. Italo è quasi disteso sullo schienale, alza il mento stirando il collo mentre un mugolio scomposto gli attraversa la gola. Sente tutto e di più, quella piccola mano riesce a fargli provare sensazioni indescrivibili. Il suo corpo reagisce, lo sente contrarsi, come pronto a spingere e simulare l’accoppiamento. ‘Devi fare più forte’ ma lei non capisce, non riesce, non sa’… nella sua candida innocenza, non osa. ‘Incapace, succhiamelo, succhiami il cazzo’. Camilla esegue meccanicamente, senza volontà. E’ come se non fosse li’ ma fosse in piedi a pochi metri da loro a guardare una coppia di estranei e vergognarsi per loro. Con la lingua sfiora leggermente la rossa e gonfia protuberanza di quell’animale prepotente. Le labbra scendono fino a catturare quel sapore acre e intenso di chi ritiene l’igiene intima una pratica noiosa. Affonda lasciando che tutta la bocca si riempia di carne. Quindi risale facendo percorrere alla lingua tutta la lunghezza a ritroso e di nuovo giu’ ancora piu’ profondamente. Non quanto vorrebbe lui, che le prende la nuca e la spinge fino a farglielo arrivare in gola. Istintivamente lei si agita fino a liberarsi e tossire con un leggero conato di vomito. Lo guarda negli occhi, legge il suo ...
    ... desiderio e questo la convince a tornare con la lingua fino a solleticargli la base e quei due grossi testicoli che sente pieni come noci. Le mani e la bocca lavorano insieme, alternando il piacere. Il corpo le si muove come un’onda, facendola oscillare su e giu’ ripetutamente. Le vibrazioni aumentano, i nervi esausti strappano la presa, e proprio mentre sul grande schermo in pvc l’eroe scampa ad una potente esplosione, Italo rilascia con violenza il seme del suo corpo. Camilla non fa in tempo a spostarsi, lo sente riempirgli la bocca, poi colpirla con schizzi caldi su tutto il viso, prima di ritirarsi al suo posto e sommessamente asciugarsi, cancellando la traccia di qualche lacrima. L’uomo è sopraffatto. Ci mette qualche minuto prima di ricomporsi, se fossero stati a casa si sarebbe addormentato in quella posizione innaturale. Ma il film è finito e silenziosamente escono dalla sala. Camminano in silenzio nell’assolato pomeriggio di una estate estremamente torrida, le strade sono deserte e passate da poco le quindici, e come ogni giorno, Camilla accompagna Italo al lavoro. Una strana coppia la loro, lui trasandato, come chi pensa di vivere in un mondo parallelo dove conta solo coprirsi e non vestirsi, lei ingenua e infantile in quegli abiti corti più adatti ad una ragazzina che ad una donna; la gonna utile solo a coprirle i fianchi, la camicetta troppo leggera, solo un velo semitrasparente sul quel seno scoperto. All’improvviso un cane randagio scodinzolando li supera, deve ...
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