1. Sesso con mia figlia


    Data: 26/03/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: Pensieri_Osceni, Fonte: RaccontiMilu

    ... tastarle con avidità.
    
    Debora adesso &egrave arresa al mio ardore. La palpo dappertutto e lei mostra segni di apprezzamento e goduria piegando lentamente la testa a destra e a sinistra e spingendo il bacino in avanti per accompagnare le mie leccate nella fica.
    
    Mia figlia &egrave in piedi e si concede alle palpate del fratello che le sta dietro toccandole il culo ed alle mie, con cui le esploro le tette pizzicandole pure i capezzoli. Debora ansima e geme ed i suoi “no… fermatevi… non possiamo farlo…” sono solo un invito a continuare con magari ancora più lussuria.
    
    Adesso mi sbottono i pantaloni e libero dalla costrizione delle mutande un cazzo lungo e grosso che svetta dritto e che lei commenta con un “oooh” compiaciuto e goloso. Io la invito a chinarsi. “Ti piace eh…,” le sussurro.
    
    “Papà, che cazzo enorme hai!” Risponde lei sorridendo.
    
    “Dai, prendimelo in bocca… Dai succhiamelo…” faccio io tirandola giù. La faccio piegare e adesso lei si mette a novanta gradi. Ha la gonnella tutta spiegazzata e arrotolata sui fianchi e la maglietta sul petto che lascia scoperte le tette, che le manate voraci mie e di Giulio hanno fatto uscire dal reggiseno e che ora ballano oscene sotto le nostre continue e morbose palpate.
    
    “Su, tesoro… fai la brava bambina,” sussurro mentre piano piano spingo la sua testa verso il mio cazzo, “succhialo al tuo papà, dai.”
    
    Debora si lascia spingere docilmente, fino ad avere la mia cappella a toccarle le labbra. Le schiude lentamente e la ...
    ... imbocca tutta. Per un po’ se la lascia entrare e uscire dalla bocca poi se la ingoia e spingendo la testa in avanti arriva ad infilarsi l’asta per una buona parte. Più volte vorrebbe ingoiarmi il cazzo fino alla base, fino ad affondare il muso nei miei peli ma le dimensioni del mio arnese non glielo permettono e quando la cappella le arriva in fondo alla gola si ritrae dando colpi di tosse e conati di vomito. Non voglio però che rinunci al pompino e subito le ripresento il cazzo che lei, ingolosita e divertita, prende a leccare e succhiare. Mi succhia la cappella e poi mi lecca l’asta, partendo dall’alto e scendendo alla base per poi risalire con una sola lunga slinguata, mentre accompagna questo sublime lavoretto con mugolii di piacere.
    
    “Mmmhhh bella di papà, sei una pompinara meravigliosa,” commento estasiato mentre lei scende a leccarmi le palle, “non ti facevo così brava a succhiare un cazzo…”. Debora alza gli occhi e senza smettere di succhiare mi guarda facendo un largo e luminoso sorriso.
    
    “Giulio, vieni, su. Vieni a provare come sa fare pompini tua sorella.” Mentre accarezzo la mia ‘bambina’ faccio segno a mio figlio di venire avanti, lui lo fa e quando si accosta a Debora lei gli prende in mano il cazzo e lo smanetta. Con una espressione golosa fissa i due cazzi che le svettano davanti il muso e poi prende a leccarli e succhiarli alternando un po’ uno e un po’ l’altro, poi spalanca la bocca, avvicina le due cappelle e con la faccia divertita si mette a slinguarle ...
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