1. Sorriso allusivo e scaltro


    Data: 11/11/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Ginevra entrò sommessamente nella stanza semibuia in punta di piedi si collocò di fronte al letto, mentre lui stava beatamente sdraiato là di sopra manifestamente addormentato. Lei lo osservò accuratamente dalla testa fino ai piedi molto lentamente, per non tralasciare nemmeno un centimetro quadrato del suo corpo e nel tempo in cui lasciava scorrere il proprio sguardo su di lui sentiva curvarsi in modo spiccato qualcosa all’altezza dello stomaco e anche più in giù: dannazione però quant’era attraente, interessante e provocante il suo corpo.
    
    Per quanto lei provasse non riusciva minimamente a rallentare il battito del proprio cuore, cercando di trattenere quei gemiti ansanti che sarebbero stati talmente forti da rivelare la sua presenza all’interno di quella stanza così in penombra. La luce che penetrava dalla finestra colpiva il suo corpo brutalmente, perché essa si depositava sul suo petto con estrema dolcezza e con altrettanta grazia sfumava nell’ombra, però al tempo stesso trafiggeva la sua pelle con tale furia da scatenare un rimescolamento d’estasi nella carne e nei sensi di colei che stava a guardare. Nonostante questo Ginevra non poteva fare a meno d’osservare che quella brutale e irruente eccitazione, che rivelava quel corpo disteso, ancora persisteva in esso tramandando un aspetto particolare, dovuto per quell’infantile e inconsueta dolcezza che tanto l’aveva commossa poche ore prima, quando lui l’aveva generosamente salutata.
    
    Quello lì, difatti, era lo stesso ...
    ... sorriso da bimbo, quello che adesso leggeva sulle sue labbra, quelle labbra così carnose e levigate, perché un altro gemito d’eccitazione incontenibile le sfuggì dalla bocca e la smosse leggermente dall’estasi in cui era caduta, però fu per poco, dal momento che Ginevra ebbe giusto il tempo d’accorgersi del fremito che le percorreva le mani, nel desiderio ingovernabile di posarle su di lui e strappargli di dosso la camicia quasi completamente aperta sul petto e sull’addome, giacché nel travolgente fluire della sua estasi riusciva quasi a percepire il contatto delle mani sulla pelle giovane e morbida di lui.
    
    Quanto avrebbe pagato per scorrere le dita lungo quel petto olivastro, attorno ai suoi capezzoli ambrati e sempre più giù tra i suoi addominali muscolosi, fino a tastare quella protuberanza coperta dalla stoffa aderente dei pantaloni. L’ennesimo gemito indomabile la costrinse tuttavia a tornare ben presto alla realtà, permettendole d’accorgersi di quanto intensamente il proprio corpo fosse teso, poiché i suoi occhi tornarono inevitabilmente su di lui. Con un inedito e piacevole dolore nel profondo della vagina, Ginevra si rese subito conto che nella mente addormentata del giovane cavaliere doveva esserci in corso un delizioso e lussurioso sogno erotico, perché si sentiva irrimediabilmente fremente e smaniosa, tangibilmente in preda a evidenti vibrazioni animalesche cui era costretta dall’orgasmo ormai in atto, giacché nel contempo assistette al progressivo aumento di ...
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