1. La napoletana


    Data: 23/03/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: AlterEgoPr, Fonte: Annunci69

    ... pacchetto anonimo che mia madre (sì, mia madre) ritirò e me ne andai con la vespa in un boschetto vicino casa per masturbarmi più e più volte con quello slip infilato praticamente nel naso e nella bocca. Una volta esausto tornai a casa e lo misi, assieme agli altri, nel cassettino del mio comodino a fianco del letto. Assieme agli altri sì, avete capito bene. Avevo l’abitudine di chiedere sempre uno slip alle donne con cui stavo. Usai quello della Napoletana finché un malaugurato giorno, mia madre decise che era ora di lavare tutti quegli slip, se volevo tenerli vicino al letto (mia madre, nonostante tutto, è sempre stata di larghe vedute e piuttosto tollerante).
    
    La Napoletana, che stava completando gli studi di Marketing, partì per l’erasmus a Londra, ospite in una casa famiglia. Quale miglior occasione per ritrovarci nuovamente? Dopo Firenze e Roma, Londra era perfetta. La raggiunsi per 4 giorni presso la sua nuova casa. Ricordo un particolare di quell’incontro, una sua frase che mi si è impressa a fuoco nella mente come il “Devi…” di Firenze. E la disse quando, mentre stavamo scopando con lei a pecorina, io sfilai l’uccello e piano piano lo spinsi dietro. Era fradicia, non c’era bisogno di olio o saliva. Bastavano i suoi umori. Lo spinsi piano, delicatamente e lei si girò verso di me con uno sguardo che non lasciava dubbi sul suo desiderio…”ma che mi stai facendo…?” disse…io non risposti, spinsi ancora un po’ e lei “continua, piano ma continua…ti prego”, ansimando. E continuai, piano ma continuai. Fu splendido, e non solo per me: non sono così egoista. Se mi avesse detto stop mi sarei fermato all’istante; ma non lo disse e godemmo entrambi con quella sodomizzazione.
    
    L’ultimo incontro con la Napoletana lo avemmo a Bologna, dove lei stava lavorando temporaneamente. Non passammo assieme neanche una notte in quella occasione, arrivai al mattino e la sera ero già a casa. Ma non fu particolarmente memorabile. La magia era svanita, e lo avevamo capito entrambi..
«12»