1. Una trattativa serrata arriva a buon fine: inondata


    Data: 21/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69

    L’appartamento ereditato dalla nonna era stato un bel colpo di fortuna per me. Ci avevo vissuto comodamente per un paio di anni e me l’ero goduta. Adesso però la mia vita sarebbe cambiata di lì a poco. Il lavoro mi avrebbe condotto all’estero, verso una nuova avventura. E ci eravamo posti il problema di cosa farne. Parlo al plurale perché in realtà io ne possedevo solo il 50%. L’altro era di mio cugino Massimo. Un tipo simpatico e gioviale Massimo. Fin da bambini avevamo giocato assieme e, una volta cresciuti, era stato un mio compagno di merende. Assieme ne avevamo combinate di cotte e di crude. Era rimasta fra noi una complicità speciale. Ci capivamo senza parlare.
    
    Mettere l’appartamento in affitto sembrava troppo complicato, nessuno avrebbe avuto tempo o voglia di occuparsene.
    
    A quel punto la scelta più logica era quella di venderlo, e dividerci il ricavato. Eravamo rapidamente giunti a questa conclusione. Quel sabato sera eravamo lì assieme; stavamo aspettando gli agenti immobiliari con cui avevamo appuntamento. In un mondo nel quale spesso la professionalità latita, il passaparola ci aveva indotto a fidarci di questa coppia di imprenditori. L’orario era un po’ insolito, trattandosi di un sabato sera, me ci eravamo adattati alle loro disponibilità. Il citofono suonò e si accomodarono. Beh devo dire che ci fecero subito un’ottima impressione. A era un uomo simpatico che ci mise subito a suo agio. E S? Che dire di S? Dietro quegli occhiali e la professionalità con ...
    ... cui si presento intuimmo qualcosa, una sorta di fuoco nascosto. Il vestito nero che indossava, pur non essendo assolutamente volgare, ne sottolineava la femminilità dirompente. Una generosa scollatura faceva intravvedere 2 seni ragguardevoli e la probabile assenza di reggiseno. L’ampio spacco esibiva le cosce. Completava il tutto un paio di scarpe che definirei “assassine”. Un tacco a spillo esaltava ancor di più le sue curve appetitose.
    
    Da bravi proprietari iniziammo a mostrare a S (era lei in realtà che gestiva quel business) la casa esaltandone le qualità. Mio cugino Max, completamente rapito dal fascino di S, non mi stava dando una gran mano devo dire! S era una negoziatrice accorta e determinata e capii che la trattativa sarebbe stata dura. Anche io ero completamente sotto l’ammaliante incantesimo di seduzione che S (involontariamente?) stava esercitando su di noi, ma cercavo di tener duro. Quando si arrivò alla fatidica domanda (“quanto?”) e comunicai la nostra richiesta, S iniziò a giocare le sue carte. Innanzitutto fece la sua apparizione una bottiglia di Amarone con cui brindare. E gli animi si rilassarono. S era seduta sul divano, fra Max e me, mentre A era di fronte a noi. Lo spacco del suo vestito si aprì ulteriormente, lasciando intravvedere un intimo nero. Non poteva non essersi accorta dei nostri sguardi, che vagavano fra le cosce esposte e il seno che pareva voler uscire a tutti i costi. S ci fece la sua controproposta; la distanza era notevole. Ma forse ci ...
«123»